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Maxi rissa e cinque espulsi: cosa è successo nel finale di Juve-Salernitana

Succede di tutto nei minuti di recupero: espulsi Milik per doppio giallo, poi vanno fuori anche Cuadrado, Fazio e Allegri

Maxi rissa e cinque espulsi: cosa è successo nel finale di Juve-Salernitana

Gli ultimi minuti di Juventus-Salernitana hanno avuto un epilogo da Far West con una mega-rissa scoppiata sul terreno di gioco e ben cinque espulsi tra calciatori, allenatori e componenti dello staff.

Finiti sotto di 2-0 nel primo tempo, i bianconeri riescono (momentaneamente) nell’impresa del ribaltone, trovando prima l’1-2 con Bremer e poi i due gol che sanciscono il 3-2 nei minuti finali. È la terza rete, firmata da Milik, arrivata a pochi secondi dallo scadere sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a scatenare il caos allo Stadium. Il gol viene annullato per fuorigioco di Bonucci che, pur non toccando la palla, viene giudicato dall’arbitro come soggetto attivo nell’azione. Una decisione che scatena il putiferio in campo.

La ricostruzione

Tutto ha inizio quando l'arbitro Marcenaro ha segnalato che sarebbe andato al monitor, su richiamo del Var, per controllare una possibile irregolarità (la posizione di fuorigioco di Bonucci considerata attiva) in occasione del gol appena segnato da Milik (poi annullato).

A quel punto infatti Dusan Vlahovic ha cominciato a protestare con il direttore di gara e il difensore della Salernitana Federico Fazio è intervenuto per allontanarlo mettendogli le mani addosso e permettere a Marcenaro (che intanto aveva già espulso Milik per doppia ammonizione essendosi tolto la maglia nell'esultanza dopo la rete segnata) di raggiungere il monitor e controllare la segnalazione del Var.

L'intervento di Juan Cuadrado, in difesa del compagno, fa scattare una lite con l'argentino con i due che dopo essersi più volte spintonati vengono separati. Gli animi però ormai sono tesi e sul terreno di gioco succede di tutto con tutti i calciatori (sia quelli che stavano giocando che quelli che erano in panchina).

I componenti degli staff tecnici e i dirigenti accompagnatori che si riversano dentro il campo: chi per inveire contro gli avversari, chi invece per sedare il tutto e riportare la calma. Il parapiglia è ormai incontrollabile e il rischio che la situazione degeneri è dietro l'angolo con Fazio che continua a litigare con altri calciatori bianconeri mentre Cuadraddo viene preso di mira anche da altri giocatori granata.

A quel punto l'arbitro Marcenaro è costretto ad estrarre due cartellini rossi per i due più esagitati, Fazio e Cuadrado. Le sanzioni e il caos non sono però finite lì: il direttore di gara dopo aver rivisto le immagini al monitor decide infatti di annullare la rete della Juve riportando in parità il risultato match. A quel punto ad esplodere è la panchina bianconera con Massimiliano Allegri che per protesta lancia anche in campo la sua giacca.

Un comportamento che l'arbitro non tollera: Marcenaro raggiunge il tecnico livornese che si stava già dirigendo negli spogliatoi e gli mostra il cartellino rosso, facendo poi lo stesso con un collaboratore dello staff tecnico di Davide Nicola sull'altra panchina. Solo dopo diversi minuti e cinque espulsioni il direttore di gara può far riprendere il gioco per una gara che sforerà addirittura i 100 minuti prima del triplice fischio. Ma soprattutto lascia strascichi e mille rimpianti in casa Juve.

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