Mazzarri stupisce: «Vittoria immeritata»

Mazzarri stupisce: «Vittoria immeritata»

Cinque vittorie di fila (compresa l’Europa, un record, con Mazzarri) e il Napoli resiste, a 5 punti dal terzo posto, vuole confermarsi in Champions. Stavolta dovrebbe ringraziare l'arbitro Valeri di Roma per gli omaggi ricevuti, Aurelio De Laurentiis dalla scorsa stagione parlava dei poteri del Nord, si scagliava contro il palazzo. Il rigore procurato da Cavani, sfiorato da Musacci è più che dubbio (rimane il sospetto che si sia autosgambettato), ne manca sicuramente uno al Parma, per il fallo di mano di Dossena in avvio di ripresa, per anticipare Biabiany, mentre il gol decisivo di Lavezzi (che allo scadere coglie il palo) era in fuorigioco molto evidente, di rientro: errore del collaboratore Giordano, già corretto tre volte dal direttore di gara.
Dopo lo 0-0 interno con il Cesena Mazzarri aveva parlato solo dei torti arbitrali, confortato dal produttore-presidente, dimenticano però che in questa stagione non hanno ricevuto rigori contro. «Ci è girato tutto bene - riconosce il tecnico azzurro -, il Parma ha giocato meglio, non meritavamo di vincere. Eravamo stanchi e abulici. Tante volte quest'anno abbiamo raccolto poco o niente, meno di quanto meritassimo per situazioni negative. Al Tardini è successo il contrario, non è capitato spesso da quando sono a Napoli».
Ad esempio un anno fa, stesso campo, ma in posticipo, rimonta vincente avviata con gol in fuorigioco evidente. «Capitano gli episodi a favore e contro - riflette Hugo Campagnaro, convocato per l'Argentina e dunque non più “azzurrabile” -. Gli arbitri sbagliano, succede. Per esempio con l'Inter avevo segnato un gol regolare, non convalidato».
La squadra emiliana meritava perlomeno il pareggio, nonostante due gol sbagliati da Mariga, uno da Paletta e l’altro da Galloppa. Al fischio finale i gialloblù accerchiano Valeri arrabbiati (soprattutto Mirante, già coinvolto nella rissa con la Juve), poi il silenzio stampa, anche se qualche frase trapela. «Oggi più che mai sono orgoglioso di lavorare per il Parma - dice l’ad Pietro Leonardi -, società che viene bistrattata. Non sono mai orgoglioso dei furti. Nessuna preoccupazione, sono molto più fiducioso». A Napoli Roberto Donadoni ha vissuto i mesi peggiori di 11 stagioni da tecnico, non vuole mai commentare le decisioni arbitrali, qui si lascia scappare: «Questa non è stata sfortuna».
E qualche ora più tardi parla il presidente Tommaso Ghirardi: «Sono molto amareggiato. Il Parma aveva subito già enormi torti due sabati fa contro il Genoa, si sono verificati episodi assai gravi a nostro svantaggio. Una situazione che deve fare riflettere». Mercoledì il recupero interno con la Fiorentina.
Per Mazzarri il Napoli ha fatto un passo indietro rispetto alla gara con l’Inter, colpa anche delle nazionali che gli hanno levato mezza squadra: «Un calo è comprensibile - aggiunge -. Nell'unica settimana senza coppe, mezza squadra è partita e l'ho rivista solo venerdì. Praticamente non ci siamo allenati».


Il Chelsea ha esonerato Villas Boas, al ritorno mecoledì 14 si fronteggeranno i due vice, Nicolò Frustalupi, per la squalifica di Mazzarri (espulso anche ieri, sull'1-1), e Roberto Di Matteo. «Mi dispiace umanamente, è un amico e ci stimiamo. Ma di certo per noi non è un vantaggio». Né l'arbitraggio sarà così propizio.

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