Zeltweg. L'ultima volta che si corse qui vinse Schumi. E bene. La penultima volta, nel 2002, anche. Male però. Fu il Gp dell'inutile ordine di scuderia a Barrichello e del suo frenatone a pochi metri dal traguardo giusto a ribadire che gli giravano a mille. L'imbarazzo di Michael all'epoca fu esponenziale e culminò con il siparietto sul podio del sali tu, non salgo io che si concluse con Rubinho sul gradino più alto e multone alla Ferrari per violenza sul cerimoniale.
Altri tempi, altro Schumi, Schumi che oggi combatte in silenzio. Ieri i suoi due ex team hanno fatto questo: la Mercedes ha come al solito dominato, la Ferrari ha come ultima abitudine rincorso e leggermente migliorato e però non si sa quanto. Fatto sta, Alonso dice: «È bello tornare a correre qui, su una pista con molti cambi di pendenza. In entrambe le sessioni io e Kimi abbiamo seguito programmi diversi e adesso dobbiamo incrociare i dati. Le Supersoft sembrano più veloci e certamente saranno le gomme della qualifica, ma per la gara è impossibile stabilire adesso le strategie». E Raikkonen aggiunge: «Giornata intensa, nonostante le instabili condizioni meteo abbiano ridotto il tempo in pista nella prima sessione, abbiamo comunque completato il nostro programma».
Certificato il dominio über alles visto che entrambe le libere si chiudono nel loro segno. Tempone di Hamilton nel pomeriggio, 1'09.542, davanti a compagno Rosberg, che si era distinto in mattinata con il primo tempo. Il distacco è di 0.377. Terzo come nella prima sessione Alonso lontano 0.
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