Un mese per sognare. Le sette grandi a caccia della ciliegina

Le ultime sul calciomercato. Conte vuole un'ala, Benitez un centrale, Montella un portiere. Il Milan aspetta ancora. Inter, Roma e Lazio cercano un bomber. Quale sarà il destino di Osvaldo?

Un mese per sognare. Le sette grandi a caccia della ciliegina

Un mese per i ritocchi e le ciliegine. Scatta oggi il conto alla rovescia del calciomercato: trentuno giorni al 2 settembre e i giochi saranno fatti. Poi sarà il campo a certificare gli affari e a smascherare i bidoni. Un mese per delineare una griglia che vede davanti la Juventus e non solo perché campione d'Italia. Alla corte di Conte sono infatti arrivati Llorente, Tevez e Ogbonna che hanno alzato ulteriormente il tasso tecnico per andare a caccia dello storico tris tricolore. L'allenatore dopo i regali di nozze sta aspettando quelli di compleanno, 44 anni martedì scorso: un terzino e un'ala. Cessioni permettendo, soprattutto in attacco, tra un mese ci si potrebbe ritrovare con una Signora sempre più “blackpower”: Zuniga (o Kolarov) e Ibarbo o Biabiany gli obiettivi. A quel punto Conte completerebbe l'evoluzione tattica con il 4-3-3.

La Signora si muove e le altre non stanno a guardare anche se hanno dovuto rinunciare ai loro pezzi pregiati. Il Napoli ha venduto Cavani, la Fiorentina ha sacrificato Jovetic. Gli arrivi di Higuain e Gomez sulla carta “pareggiano” le partenze eccellenti, ma sarà solo il campo a dirlo. L'ultimo mese di mercato servirà al Napoli per completare la Benitez-rivoluzione. In attacco si punta forte su Jackson Martinez: il giocatore ha detto sì, mentre con il Porto che chiede 40 milioni si cercherà un'intesa nel weekend. Dietro archiviata la difesa a tre, ecco la linea a quattro. Per questo è caccia a un centrale: la certezza si chiama Skrtel; la scommessa il ventenne Tiago Ilori. In più serve un'alternativa alla mediana titolare e un terzino se partono Zuniga o Armero.

A Firenze, oltre a Gomez, sperano nel rilancio di Pepito Rossi dopo due gravi infortuni. Ambrosini e Joaquin danno consistenza a una rosa che necessita di un altro paio di petali: un portiere e un centrocampista. Julio Cesar si offre, ma l'operazione è legata a una cessione importante. E si ritorna al tormentone Ljajic che non ne vuol sapere di rinnovare anche perché sullo sfondo rimane sempre il Milan. Ieri Andrea Della Valle è volato in ritiro anche per questo. Galliani però non affonda il colpo e non molla Honda il cui agente ieri è passato in sede. “Visita di cortesia”, ha svicolato l'ad rossonero ma il lavoro ai fianchi del Cska Mosca prosegue e presto darà i frutti. Il Milan come al solito sarà protagonista nell'ultima settimana, quest'anno più che mai perché impegnato nei playoff di Champions. Con la qualificazione in tasca si metterà mano al portafogli: oltre a Ljajic, un difensore e un centrocampista.

La Capitale dopo gli arrivi (Strootman e Felipe Anderson su tutti) è più che altro attenta a non farsi scippare i gioielli. Lotito dichiara incedibile Hernanes e dopo il caso-Zarate regala il giallo-Berisha. Il portiere albanese dice che il Chievo l'ha costretto a firmare e ora vuole i biancocelesti. Pallotta incrocia le dita per Lamela sul quale potrebbe piombare il Tottenham dopo la stratosferica cessione da 120 milioni di Bale al Real Madrid. In Spagna dicono che è ormai fatta. Le due romane in questo momento hanno anche la stessa necessità: un attaccante. Petkovic aspetta un vice Klose: Emeghara del Siena o Marica dello Schalke. Garcia ha un solo nome: Gervinho dell'Arsenal.

A proposito di punte, in stand-by Osvaldo.

La svolta potrebbe chiamarsi Inter che con Milito ai box e i baby Belfodil-Icardi, necessita di certezze. Intanto si perfeziona lo scacchiere di Mazzarri: Wallace è l'esterno, Wellington del San Paolo o Taider del Bologna il regista. Un mese di tempo tra sogni e illusioni, il conto alla rovescia è iniziato.

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