
Sergio Conceiçao e il Milan contro tutto e contro tutti. Contro, innanzitutto, il credito che non viene riconosciuto al tecnico portoghese reduce, per la prima volta da un paio di successi consecutivi, una rarità dalle parti di Milanello. Ultimo a esprimere forti critiche al suo operato è stato Fabio Capello, di qui la risposta appuntita ma educata dell'interessato: «Capello ha il suo pensiero, lo rispetto molto, io ho il mio».
Eppure lo scenario è quello sotto gli occhi di tutti: distanza siderale dalla zona Champions (meno 9 dalla Lazio), nessuna possibilità di scalare la classifica, l'unica possibilità concreta di rientrare nell'Europa del calcio dalla porta di servizio è rappresentata dal possibile ma per niente facile successo nella finale di coppa Italia contro il Bologna. Chiedono a Conceiçao: «C'è più rabbia o delusione?». E la risposta non si fa attendere: «È tutto».
Questo significa almeno un punto a favore del portoghese: si rende perfettamente conto che avere il Milan così lontano dalla vetta non può essere definito un incidente di percorso ma rimane un demerito collettivo da condividere con il gruppo squadra che continua ad alternare prove convincenti e inspiegabili black out. E non mancano nemmeno alcune defezioni impreviste (almeno tre per il viaggio di stasera a Genova: Abraham, Sottil e Bondo) a cui fanno da parziale riparazione i recuperi definitivi di Walker e Loftus Cheek, il primo pronto a essere schierato, il secondo in rampa di lancio per il ricambio al posto di Reijnders. C'è anche da registrare il dispetto per il comportamento di qualche giovanotto alle prime armi (lo spagnolo Alex Jimenez rimproverato pubblicamente di non essere «un professionista fuori dal campo») attutito parzialmente dal piano di rilanciare dopo molte settimane il messicano Santiago Gimenez. Ma qui Conceiçao sembra invece stregato da Jovic che ha saltato Venezia per un banale mal di schiena dimenticando che nell'occasione Gimenez ha timbrato il cartellino del gol. È evidente a questo punto la decisione è strategica del tecnico portoghese: contro il Genoa testa lo schieramento che intende presentare a Roma per la finale della coppa Italia.
Questo significa che invece venerdì prossimo contro il Bologna in campionato diventerà l'occasione per far riposare alcuni esponenti di prima linea ed evitare rischi mentre Italiano dovrà far giocare i migliori e i titolarissimi.
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