Il finale di Juve-Milan è stato turbolento, molto turbolento. Non solo per quel rigore che ha cambiato classifica, risultato e umori. Ha fatto più danni della stessa sconfitta. Bacca, sostituito, entrato in campo, è stato placcato da Montella e Galliani. Gli è scappato qualche insulto di troppo (rivolto a Doveri, l'addizionale che ha suggerito il rigore a Massa): gli costerà una sanzione. Aggiunte alle squalifiche scontate di Romagnoli e Sosa e al grave infortunio di Suso (lesione al bicipite femorale della coscia destra, starà fuori un mesetto), lascerà il Milan in clamorosa emergenza contro il Genoa sabato prossimo e col Pescara dopo la sosta. Dalle fonti vicine alla Juve è poi arrivato il rendiconto del dopo-partita: la società ha fatto sapere che sono stati danneggiati arredi e insegne bianconere presenti nello spogliatoio riservato agli ospiti. Per tradurre: i giocatori rossoneri hanno sfogato rabbia e dispetto contro armadietti, panche e le immagini degli scudetti appesi alle pareti. Azione da censurare senza esitazione. Il club è rimasto in rigoroso e rumoroso silenzio. Galliani, che in campo è stato provvidenziale per riportare la calma, nel ristretto dello spogliatoio, non ha lesinato censure aspre alla squadra degli arbitri.
Montella, il tecnico, ha difeso il buon nome del Milan riferendo «le scuse per la veemenza e l'agitazione a fine partita» e «qualche lacrima versata» dai suoi a causa dell'ottavo rigore contro fischiato in questa stagione (ben 6 dopo Doha). Per questo stile elegante, il tecnico ha ricevuto applausi e consensi diffusi. Luca Bizzarri, noto cuore genoano, per esempio ha twittato viva Montella, bravo.
Anche in materia di espulsioni per doppia ammonizione, il club milanista ha scoperto una classifica sconfortante. Quella di Sosa a Torino (poco discutibile) è stata la nona in 29 giornate: il record negativo è del Milan 96-97 (prima Tabarez poi Sacchi in panchina) con 10 espulsioni in 34 partite. Anche le riprese tv hanno contribuito a far decollare il tasso dei veleni perché di queste immagini si è nutrito anche il velenoso duello tra tifosi sul web. Era sbagliata la prima linea tracciata dalla regia (della Lega calcio, la Juve non c'entra) sul gol di Bacca. La correzione a partita conclusa ha mostrato in maniera plastica che la posizione del colombiano era perfettamente in linea con l'ultimo difensore juventino. Non sono mancati gli interventi di milanisti più o meno famosi, tipo l'ex premier Enrico Letta («fa ancora più male perdere così ma orgogliosi di aver rivisto un grandissimo Milan») o quello sopra le righe dell'attore Massimo Boldi («auguro a Massa di non lamentarsi se dovesse prendere un calcio in culo»).
A regalare invece attimi di felicità ai milanisti è stato Gigio Donnarumma e non solo per i suoi prodigi. No. È successo tutto alla fine, ripreso anche qui dalle tv. Il gigante bambino è andato incontro alla curva bianconera baciando, a mò di sfida, la maglia color oro con lo stemma milanista, come per dire «questo è il club che amo». Non solo. Donata la maglia allo spicchio di ultrà, è rientrato nello spogliatoio ripetendo «non è possibile, non è possibile, sempre contro di loro succede».
Vuoi vedere che senza volerlo, Doveri e Massa hanno fatto un assist al Milan dei cinesi? Alla fine di un sabato da ricordare, il presidente Silvio Berlusconi arrivato a Milano per un evento politico ha evitato ogni commento sul closing ma dinanzi alle insistenti domande sull'attendibilità del rigore fischiato alla Juve ha risposto con un gesto eloquente delle mani, come a dire «non scherziamo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.