Forse è merito del primato in classifica poco accreditato dopo il mercato (è partita da Milanello gente del calibro di Reijnders, Theo Hernandez, Thiaw, Abraham, Jovic e compagnia). Di sicuro intorno alla figura di Max Allegri è cambiata anche la narrazione, complici i social e quei filmatini mandati su Tik Tok e Instagram dalla cam Dazn che ne segnalano le reazioni davanti alla panchina. Persino le legioni di tifosi juventini, traditi e delusi dalle recenti prestazioni dei suoi successori (Thiago Motta e Tudor), hanno cominciato a rimpiangerlo. Di sicuro l'Allegri social che si è presentato a Milanello il 7 luglio ha portato con sè i segnali inequivocabili del cambiamento impresso al club: 1) appello alla coesione interna; 2) ripristino della tradizione berlusconiana nei comportamenti; 3) ritiri secondo calendario classico e colloqui one to one con Maignan e Leao, le colonne del gruppo. In panchina si è presentato sempre in giacca e cravatta, adesso ha aggiunto il cappottino considerando non da Milan tute o quel giubbotto americano sfoggiato da Fonseca. La prima svolta è avvenuta dopo la sconfitta con la Cremonese: il giorno dopo si precipitò in sede, parlò con Furlani e Tare per cogliere al volo l'opportunità del divorzio tra Rabiot e Marsiglia. Chissà dove sarebbe ora il Milan senza il francese che pure è mancato per 5 turni!
Ma il nuovo Allegri è già diventato un vero eroe per il popolo dei social dai colori rossoneri. Perché le sue gesta, il pallone calciato lontano durante l'assedio del Napoli, la litigata con arbitro e quarto uomo per il clamoroso rigore negato in Milan-Bologna, ne hanno rilanciato la popolarità. Persino il fischia, mort.. gridato durante gli ultimi attimi del derby è diventata immagine cult. Di recente, con la Lazio, Max è rimasto al centro della scena durante il tumultuoso finale, prima che l'arbitro Collu, erroneamente richiamato al video dal varista Di Paolo (sospeso da Rocchi). Squalificato, salterà la trasferta di Torino lunedì 8 dicembre. La verità è che questo Allegri d'antan ha portato anche del calcio in purezza (triangolo prima del gol alla Lazio). Il riconoscimento pubblico è arrivato da Fabio Capello: "Ero fiducioso della sua abilità ma non pensavo che riuscisse così in fretta a entrare nella testa dei suoi calciatori". Stasera, a Roma, negli ottavi di coppa Italia, sarà in panchina in un clima prevedibilmente infuocato.
Non avrà Fofana (rientro col Sassuolo), né Athekame e Gimenez, forse si riaffaccerà Jashari mentre riposerà Modric per vedere Ricci nel ruolo suo di centrale con De Winter più Estupinan e Nkunku alla prova del nove e gli straordinari richiesti a Leao e Rabiot così da reggere l'onda d'urto della Lazio. Confermatissimo Maignan anche perché, come ricorda Allegri, in caso di parità si passa direttamente ai rigori. Pulisic disponibile, può ricominciare dalla panchina. Tv: ore 21 Italia 1