C'era una volta la Milano da bere. Gioia di vivere, voglia di socializzare ed entusiasmo. Adesso c'è la Milano del lockdown, della paura, delle chiusure e dei contagi. Anche nel calcio, come spesso accade specchio della società. E così anche Milan e Inter devono, una volta di più, fare i conti con questo maledetto virus. I rossoneri si trovano senza allenatore e senza vice per la gara di domenica sera a Napoli, i nerazzurri, dopo Brozovic, perdono anche Kolarov per la gara casalinga contro il Torino (in cui il tecnico Giampaolo non sarà in panchina).
Una positività dopo l'altra ma con le misure di sicurezza in atto, perlomeno, evitati i focolai. Dopo il tecnico Pioli, asintomatico ed in isolamento fiduciario a casa, in panchina al san paolo sarebbe dovuto andare il vice Murelli, teleguidato in smart working da pioli, proprio come fatto da Mancini in nazionale. Ma niente. Anche Murelli è risultato positivo al Covid-19. In panchina a guidare il Milan capolista allora andrà Daniele Bonera fare il sostituto. L'ex difensore rossonero, collaboratore tecnico di Pioli, ha il patentino Uefa Pro e sfiderà quindi l'ex compagno Gattuso, collega di tante battaglie nelle sei stagioni comuni in rossonero. Una situazione mai vista, che però non spaventa più di tanto il Milan. Dopo aver fatto a meno di Ibrahimovic, contagiato e guarito dal Covid, in fondo ogni assenza sembra meno pesante, anche quella dell'allenatore.
Milan senza tecnici ufficiali, Inter con un altro giocatore in meno. Fermato Brozovic dopo la trasferta con la sua Croazia, anche Kolarov ha portato in dote dall'impegno con la Nazionale la positività al Coronavirus. Tampone positivo e pure il serbo finisce in isolamento domiciliare e non sarà a disposizione di Conte. Recuperato invece Gagliardini che dopo il tampone dubbio riscontrato in Nazionale è invece risultato negativo agli ultimi accertamenti.
Tra gli ultimi contagiati da Covid ci sono l'atalantino Malinovski, anche lui rientrato dall'Ucraina con una positività in dote e il napoletano Hysaj. E qui, ancora una volta, ci sarà spazio per le polemiche.
Sono davvero necessari tutti questi impegni con le Nazionali in un momento tanto delicato? Le società non hanno dubbi. Meglio rimanere a casa propria, forse. Anche se pure dentro i nostri confini non stiamo messi bene, anzi. E pure la Milano da bere è diventata la Milano del Covid. In città così come nel calcio. Maledetto virus.
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