«Il mio Napoli è cresciuto ma la favorita è un'altra...»

Marcello Di DioQuel gol di Sansone sui titoli di coda del match di Reggio Emilia rovinò il battesimo di Sarri sulla panchina del Napoli. Cinque mesi dopo, la truppa azzurra ha metabolizzato quel ko (uno dei due della stagione) e ritrova il Sassuolo ancora brillante come alla prima di campionato. Ma anche il Napoli ha cambiato pelle: schemi spettacolari, un Higuain scatenato sotto porta, molto feeling nel gruppo, ma soprattutto un primato in classifica che fa sognare un'intera città.«Una cosa è l'entusiamo, un'altra è l'euforia - ammonisce Sarri -. L'entusiasmo fa giocare con la consapevolezza dei propri mezzi, l'euforia fa giocare con superficialità». Il tecnico, che mercoledì ha invitato la squadra a cena in un ristorante di Pozzuoli, teme l'effetto Bologna. Ovvero il match che fece perdere dopo soli 90' il primo posto conquistato il 30 novembre con il successo al San Paolo sull'Inter.Stavolta si gioca nel fortino azzurro finora inviolato (undici vittorie in 13 partite tra campionato e Coppe) e Sarri proporrà il Napoli dei titolarissimi, dopo il turn over mirato delle ultime settimane. Niente ritiro prepartita a Castelvolturno, segno di fiducia del tecnico che non vuole cali mentali come a Bologna. «Il Sassuolo con le grandi non ha mai perso, è una squadra pericolosissima, non dobbiamo commettere errori. All'andata loro erano un gruppo consolidato, noi in costruzione. Abbiamo lavorato per migliorare, ora so quanto siamo forti», sottolinea Sarri.Che non cita mai l'obiettivo scudetto, ma il ruolo di favorita viene rimpallato dal tecnico nel campo della Juve: «Che fosse favorita l'ho detto in tempi non sospetti e non certo per motivi strategici. Hanno un budget nettamente superiore a tutte le altre squadre italiane, quando spendono lo fanno bene e quindi è chiaro che siano i favoriti per il titolo nonostante la partenza non semplice».

Sul mercato in entrata Sarri non si sbilancia («numericamente non ho bisogno di rinforzi»), sul possibile ritorno di Maradona a Napoli in caso di scudetto, nicchia con classe: «Mi fa piacere il fatto che mi conosca e che parli di me. Certo, incontrarlo sarebbe un'emozione unica...».

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