Mkhitaryan: «Ma io a Rio vado Farò i 100 metri alle Olimpiadi»

Mkhitaryan: «Ma io a Rio vado Farò i 100 metri alle Olimpiadi»

Rio de Janeiro terra promessa. E se ormai è sfumata l'opportunità di atterrare all'aeroporto «Antonio Carlos Jobim» con la nazionale di calcio, l'appuntamento è solo rinviato alle Olimpiadi del 2016 con la squadra di atletica leggera. «Io in Brasile ci sarò e sono disposto a riciclarmi in sprinter pur di coronare un sogno». Parole e musica del 24enne Henrikh Mkhitaryan, il giocatore più talentuoso della giovane storia del calcio armeno, ma soprattutto uno dei rifinitori più interessanti del panorama mondiale. Per soffiarlo alla concorrenza il Borussia Dortmund ha versato circa 30 milioni di euro nelle casse dello Shakthar Donetsk. Mkhitaryan non ha solo un destro radiocomandato e un'abilità impressionante nell'infilare sotto l'incrocio dei pali punizioni che sembrano disegnate col laser, è veloce, una scheggia impazzita. Vanta un personale sui 100 metri di 10”12, siamo un po' distanti dal 9”63 di Usain Bolt a Londra, ma è lo stesso tempo che hanno fatto registrare sprinter dei quartieri nobili dell'atletica mondiale come Powell, Gay o Chambers. «Nessuno nei paesi dell'Est è riuscito a ottenere un tempo come il mio. Ho praticato da ragazzino l'atletica leggera, anche se è stato il pallone a regalarmi ricchezza e notorietà. Accarezzo il sogno di correre in pista alle Olimpiadi fin da bambino e a Rio de Janeiro ci sarò. Ho già parlato col presidente della nostra federazione Tsarukian e credo che anche al Borussia farebbe piacere».


Questa sera a Napoli c'è però lo scoglio azzurro. Una partita che vale davvero poco per la classifica, ma che lo Zidane armeno vuole giocare senza lesinare sforzi. «Anche con la Bulgaria ci davano in vacanza e avete visto com'è andata a finire».

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