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Moratti non si ferma a Mazzarri. E De Laurentiis alza il muro

Dopo il tecnico e il suo staff l'Inter vuole anche il ds Bigon, oltre a Maggio, Zuniga e Behrami. Ma il patron azzurro blocca il saccheggio

Moratti non si ferma a Mazzarri. E De Laurentiis alza il muro

Se Walter Mazzarri avesse deciso per l'anno sabbatico, erano pronti a fermarsi tutti, invece se li porta a Milano. Il Napoli non perde soltanto un tecnico ma anche un collaudatissimo staff, l'altra squadra che sta per sbarcare ad Appiano. Il suo secondo è Niccolò Frustalupi, figlio d'arte e tattico del gruppo, con loro c'è Luca Vigiani, ex centrocampista della Reggina che fa da consulente tecnico. Il preparatore atletico è Giuseppe Pondrelli, i muscoli come una scienza, programmi dedicati anche per chi non gioca mai, considerato il portafortuna del tecnico livornese che attribuisce alle sue magiche pratiche la mancanza quasi totale di infortuni. C'è poi Claudio Nitti, l'esperto in mimetizzazioni sui campi delle prossime avversarie.

Mazzarri avrebbe anche gradito non separarsi da Riccardo Bigon, l'uomo mercato, uno dei pochissimi che non fanno parte diretta del suo staff, e di cui si fidi ciecamente. Ma qui c'è il muro e un contratto quadriennale a stoppare la fuga, prima ancora che De Laurentiis sia costretto a negare qualcosa al suo amico Massimo Moratti. Bigon è stato il primo a incontrare Rafa Benitez, il 20 e il 27 maggio a Londra, è con lui che il tecnico spagnolo ha gettato le prime strategie di mercato, e come minimo il primo a sapere che Mazzarri avrebbe lasciato Napoli. Quindi con tanto tempo a disposizione per pensarci sopra e scegliere il momento giusto per parlarne a De Laurentiis. È dal 9 maggio, vittoria a Bologna per 3-0 con gol di Hamsik, Cavani su rigore e Dzemaili, Napoli aritmeticamente secondo e in Champions League, che De Laurentiis sa che con Mazzarri è finita, ma non ne conosce il destino. Chiunque altro fosse arrivato per il sacco della sua squadra avrebbe sguinzagliato i cani, con Moratti è diverso ma meglio non esagerare, già si sa che arriverà anche Beppe Santoro, team manager azzurro e inseparabile braccio destro di Mazzarri.

Ma per Maggio, Zuniga e Behrami poche probabilità e tanto cash, grandi amici ma niente colpi bassi.

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