Moschettieri azzurri, è uno show mondiale Il fioretto ci regala l'oro

Macchi, Marini, Bianchi e Foconi sul tetto del mondo. Battuti gli Usa all'ultima stoccata

Moschettieri azzurri, è uno show mondiale Il fioretto ci regala l'oro
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Arriva la prima medaglia d'oro a Tbilisi: Filippo Macchi, Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Alessio Foconi hanno battuto gli Stati Uniti nella finale del fioretto a squadre maschile. È fioretto show ai Mondiali in Georgia, dove i nostri moschettieri si sono aggiudicati la medaglia del valore più pregiato per una sola stoccata. L'ultimo atto si è concluso con il punteggio di 43-42 per l'Italia, ma il punteggio non dice abbastanza di quella che è stata la sofferenza degli azzurri, che hanno vissuto una montagna russa di emozioni per via dei parziali pesanti subiti da Macchi (2-10 contro Massialas) e Marini (2-10 contro Itkin). Cosa che per esempio non era accaduta in semifinale, dove il netto successo contro la Francia per 45-30 sembrava il preludio di una finale più comoda. E invece è stato anche più bello così.

Con questo bellissimo trionfo, il quartetto mai domo ha riscattato una prova individuale che aveva lasciato alcuni dubbi. Ancora una volta è stato il campione europeo Guillaume Bianchi a fare la differenza nel finale e a rendere vano il parziale nel penultimo assalto dell'americano Itkin su un Tommaso Marini apparso non al meglio. Il fiorettista romano ha dato conferma di essere in uno stato di grazia e, visto anche il trionfo bis continentale, ha definitivamente messo tutti d'accordo sul suo ruolo di ultimo azzurro a salire in pedana. Non ci sono più dubbi. È come se il nativo di Roma e figlio di Marielle, una signora francese, non avvertisse la pressione. E non dimentichiamo che Guillaume deve fare i conti con un polso malandato. "Me lo sono rotto due volte e mi sono operato già tre. Io non ho più mobilità di polso", ha raccontato il finanziere. Eppure in un mese si è tolto la soddisfazione di raccogliere due ori europei e un titolo iridato. Senza dimenticare, ovviamente, quell'argento olimpico conquistato un anno fa a Parigi con lo stesso team.

Quella di Tbilisi è una vittoria che suggella una stagione dominante per la squadra maschile, capace di collezionare quattro vittorie e un secondo posto in Coppa del Mondo. E fa ancora più rumore specie dopo l'amarezza per il secondo posto a cinque cerchi. Non ce l'hanno fatta invece a replicare quanto compiuto in Francia le spadiste.

Le tre olimpioniche Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo e Giulia Rizzi, più la new entry Sara Maria Kowalczyk si sono fermate ai piedi del podio. Un altro rammarico dopo quello nell'individuale, dove Santuccio e Fiamingo sono arrivate anche lì a un passo dalla medaglia.

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