
Cambiano i tracciati, ma non il risultato. Il leader del mondiale Marc Marquez domina la Sprint Race del Gp di Ungheria sulla nuovissima pista di Balaton Park. Una pista stretta, "la più piccola del mondo", secondo Bagnaia, ma del tutto inedita, tanto da generare qualche speranza in più del solito nei piloti a caccia della prima vittoria. Nelle libere, ne hanno approfittato infatti le KTM che hanno brillato più del solito, ma quando si è trattato di fare sul serio, il Cannibale spagnolo ha tirato fuori le unghie. Sua la pole - davanti a Bezzecchi su Aprilia e Di Giannantonio (VR46) - e sua la gara.
Il ducatista ha firmato la 13° vittoria stagionale in una Sprint su 14 corse disputate, estendendo la sua leadership con ben 430 punti, +152 sul fratello e +209 sul compagno di squadra. Con lui sul podio, i due piloti della VR46 Di Giannantonio e Morbidelli. La corsa è stata ricca di colpi di scena: decisivo l'incidente alla prima curva che ha visto Quartararo andare lungo, coinvolgendo anche Bastianini, rimasto in piedi, per poi scivolare poco dopo in un contatto con Zarco. Il caos iniziale ha compromesso anche la gara di Bezzecchi, secondo al via e 7° al traguardo.
Su una pista nuova per tutti, dove le Rosse hanno dominato, restano sconcertanti le prestazioni di Bagnaia. In un circuito dal sorpasso proibito, il piemontese ha guadagnato solo due posizioni, chiudendo 13°. "Non riesco a guidare questa moto", ha ammesso sconsolato. Una sorta di resa davanti ad una mancanza di feeling. Un'amarezza, mista a tanta frustrazione, visti i risultati del compagno.
Più volte questo fine settimana, Pecco ha lanciato appelli al management Ducati, chiedendo spiegazioni, nonostante il Dg Dall'Igna abbia spiegato che la moto è "molto simile a quella dello scorso anno". Per Pecco non resta che sperare in una rivincita nella gara lunga di oggi. Tv: diretta Sky alle 14, diff. Tv8 alle 17.