La MotoGp: «Troppi spagnoli: vanno limitati»

Dani Pedrosa è il più veloce nelle seconde libere del Gp di Francia a Le Mans. Tempo di 1'34”035 davanti al compagno della Honda Marc Marquez (+134 millesimi). Terzo Rossi (Yamaha) ad appena 4 millesimi da Marquez e meglio del suo compagno Lorenzo. «È stata una bella giornata - ha commentato Rossi al termine delle libere -. In mattinata andava già abbastanza bene e soprattutto nel pomeriggio siamo andati forte. Abbiamo lavorato su due strade per cercare la stabilità in frenata, che è quello che mi ha creato problemi sia a Austin che a Jerez. Ho provato entrambe le mie due moto, poi ho deciso quale prendere e ho girato in 34 e 1 che è un tempo molto vicino a quello di Pedrosa, che è primo». La Honda è nel mirino, ma le moto con l'ala sembrano molto più performanti in questa parte di stagione. «Pedrosa è molto veloce - ha detto Rossi - in alcune parti siamo vicini, poi nel T3 perdo tre decimi. Comunque il pilota con il passo migliore è stato lui ed è quindi il pilota da battere. Psicologicamente, comunque, è molto importante essere davanti al mio compagno di squadra, che guida la mia stessa moto e che è anche il campione in carica. Però è importante essere vicino alle Honda».
Sul dominio spagnolo nei campionati motociclistici è intervenuto il presidente di Dorna, la società organizzatrice del MotoGp.

«In questi anni nessuno spagnolo ha ricevuto aiuti economici - ha detto a Radiorai il direttore generale Carmelo Ezpeleta - ma la presenza di piloti della stessa nazionalità in una categoria, non è interessante per i media del mondo. Non metteremo limiti nella quantità di piloti della stessa nazione per squadra, ma stiamo pensando di farlo per categoria».

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