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Prima Motta, poi Simeone: dura lex sed... l'ex

Il re di coppa messo a nudo da due ex

Prima Motta, poi Simeone: dura lex  sed... l'ex

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Il re di coppa messo a nudo da due ex. Thiago Motta con il suo Bologna rivelazione castigatore in coppa Italia con la beffa ai supplementari. Diego Simeone padre padrone dell'Atletico Madrid in Champions League giustiziere nell'incubo dei rigori. L'italo-brasiliano eroe del triplete, l'argentino mai scaricato dal popolo nerazzurro dopo il 5 maggio nonostante il gol del 3-2 della Lazio che fece sprofondare nello psicodramma gli interisti. Dura lex sed l'ex per Simone Inzaghi. Non deve essere una notte a cambiare il giudizio di una stagione in cui l'obiettivo dichiarato dello scudetto della seconda stella è stato centrato con dieci partite d'anticipo, l'aritmetica è solo una formalità. L'allenatore interista solo qualche settimana fa diceva: «È da due anni e mezzo che godo a vedere l'Inter. Avrei voluto giocarci». Se si volesse circostanziare questa autoesaltazione, c'è una notte su tutte. Liverpool-Inter, ottavi Champions 2022. Lautaro realizza la rete più bella della sua storia europea. L'impresa è vanificata da Alexis Sanchez con un'espulsione. Lo stesso cileno, deriso volgarmente da Griezmann, che a Madrid ha sbagliato uno dei tre rigori della lotteria finale. Il Niño maravilla è il filo conduttore di due delusioni, opposte per aspettative, che fanno da cornice a questo ciclo di tre anni. È l'ora della riflessione. Da Liverpool a Madrid. L'Inter ha una dimensione europea che resta sotto un gradino alle nobili che abitano abitualmente tra le migliori otto. L'eccezione è stata l'anno scorso dove Inzaghi arrivò in fondo eliminando due portoghesi (Porto e Benfica) e il Milan senza il suo portoghese (Leao). L'asticella si alza con Premier League e Liga: e lì sbattiamo malamente. Il calcio italiano nella stagione passata si illuse con una collezione di squadre nella fase calda delle coppe, tre finaliste addirittura. In quelle cavalcate solo il Milan eliminò una squadra inglese, il Tottenham.

Quest'anno la nostra carta migliore era l'Inter più bella di sempre, ma non aveva fatto i conti con l'ex.

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