Altri sapori, altri ingredienti, altri piatti li ha sfornati invece in casa il Real Madrid. Menù non gradito e indigesto per l'ospite Schalke 04 che comunque ci ha provato. Ci pensa chef Cristiano Ronaldo al 21' pt e 29' st (al 31' pt Hookland per i tedeschi), compresi una traversa e un palo, a ribadire che, kaputt!, sono pari a zero le speranze teutoniche di recuperare la partita di tennis persa in casa 6-1. Finisce 3-1, terzo sigillo spagnolo di Morata al 30' st, e Real per la quarta volta di fila ai quarti di Champions e adios. Per Cristiano Ronaldo un doppio passo verso il record assoluto di gol in una stagione di Champions: con ieri sono 13, distante una lunghezza dal suo incubo Messi e dal grande Altafini. E giusto per non farsi mancare nulla, fanno 242 col Real. Come Puskàs.
Stasera tocca invece a due eredi designati e inguaiati, due Special Two, Andrè Villas Boas - cresciuto all'ombra di Mourinho - e David Moyes - spinto da Sir Alex Ferguson -. Entrambi si giocano molto. Il primo in prospettiva, visto che è reduce dai fallimenti in Premier e ora tenta l'avventura con lo Zenit (firmerà solo domani) ma non sarà a Dortmund dove il club russo rischia di salutare il torneo dopo il poker incassato all'andata (fatale a Spalletti). Per lui, le esperienze al Chelsea e al Tottenham sono state avare di soddisfazioni: l'esonero ai Blues che poi con Di Matteo vinceranno la Champions, un quinto posto con record di punti degli Spurs e un nuovo licenziamento a dicembre.
Quanto al secondo, per Moyes a Manchester sono arrivate solo delusioni e l'Old Trafford, fino allo scorso anno «Teatro dei sogni», da fortino inespugnabile si è trasformato in terreno di conquista per chiunque. Stasera, la prima e la più impervia di tre sfide (le successive con West Ham e il derby con il City) per salvare la panchina e ribaltare lo 0-2 incassato dall'Olympiacos nell'andata degli ottavi di Champions.
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