La grande foto di Daijiro Kato, il trofeo del titolo mondiale, il primo conquistato dalla Gresini Racing proprio con il minuto giapponese dal grande sorriso nel 2001, la collezione di caschi di tutti i piloti che hanno corso per il team faentino, i cappellini e i guanti firmati, i libri. Tutto è rimasto uguale nell'ufficio di Fausto Gresini, solo che al comando dell'azienda da ieri è scesa in campo la moglie dell'ex-campione 125 scomparso lo scorso 23 febbraio per Covid ad appena 60 anni. «Non sarò sola» precisa Nadia Padovani, nuova ad della Gresini Racing, a tutti gli effetti la team owner e team principal dell'unico team, insieme al malese Petronas, a schierare una squadra in tutte le classi del Mondiale (in MotoGP con Aprilia è l'ultimo anno, Moto2, Moto3 e MotoE) - «Con me ci saranno anche i ragazzi: Lorenzo (25) seguirà la parte amministrativa, mentre Luca (21) avrà un ruolo più sportivo e sarà presente in pista già da questo fine settimana a Jerez».
L'intera famiglia sale così a bordo del progetto Gresini Racing in un momento cruciale della storia del team: la scelta della Casa con cui tornare a correre in MotoGP nel 2022 come team indipendente. «Mi piace pensare che le due famiglie di Fausto, la nostra e quella Racing con le sue 70 famiglie, si siano unite per portare avanti tutto ciò che stava pianificando e in particolare il progetto MotoGP. Fausto sognava da tempo questo momento e non vedeva l'ora di tornare ad avere l'ultima parola sulla scelta dei piloti e la loro gestione anche nella classe regina come avveniva ai tempi in cui vincevamo con Gibernau e Melandri», sottolinea Nadia, animata da un fortissimo senso di responsabilità verso il marito e il compagno di una vita (si erano fidanzati nel 1988, quando lei aveva 21 anni e lui 27) e verso l'azienda fondata nel 1997 e che oggi impiega oltre 70 persone tra dipendenti e collaboratori. «Quando Fausto ha smesso di correre non era soddisfatto. Invece di restare un ex pilota si è trasformato in un giovane imprenditore. Sono iniziate le nuove sfide da manager, le immense soddisfazioni come il mondiale conquistato con Kato o Toni Elias, ma anche i momenti difficili come la morte di Daijiro e Simoncelli. Fausto ha passato giorni terribili, voleva chiudere con le corse, ma poi è tornato più grintoso di prima. Fausto era un manager esigente, molto attento e sempre presente. Ci ha lasciato un'eredità importante che vogliamo portare avanti come famiglia». Mamma anche di Alice e Agnese, Nadia è sempre stata una donna forte e determinata e non si è tirata indietro quando si è trattato di mostrare la stessa grinta del marito e imprenditore di impegnarsi in prima linea.
«Grazie alla forza di Fausto che ci segue da lassù affronteremo anche l'impegnativa sfida di creare una squadra di MotoGP da zero. Stiamo parlando con varie Case e tra qualche settimana comunicheremo i dettagli del nostro progetto MotoGP».
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