Calcio

Napoli-Milan cruciale per Garcia e Pioli: c'è bisogno di fiducia

Rudi non ha ancora in mano la squadra orfana di Spalletti, il rossonero deve ripartire dopo i ko con Juventus e Psg e le frasi di Calabria

Napoli-Milan cruciale per Garcia e Pioli: c'è bisogno di fiducia

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Si punzecchiarono dai tempi del derby di Roma, adesso sono diventati, involontariamente, alleati. Dice Pioli di Rudi Garcia: «Ottimo tecnico, ottima squadra, non vedo differenze rispetto al Napoli di Spalletti». Risponde Garcia su Pioli: «La nostra lite? Storia vecchia, è un ottimo allenatore». Fine del duello rusticano e occhio alla stretta attualità che consente al Napoli di puntare a risalire la classifica e al Milan di provare a dimenticare i due schiaffoni ricevuti da Juve e Psg. Entrambi, Garcia e Pioli, hanno risposte a critiche e cronisti che continuano a reclamare dai due correzioni tattiche più che strategiche. Spiega da Napoli il francese: «Siamo primi per possesso palla, tiri, angoli e occasioni. Dobbiamo solo concretizzare di più». Gli fa eco da Milanello il tecnico di Parma: «Pochi gol, è vero ma non è tutto da rifare». Insomma ci sono ansie e problemi da risolvere ma forse le risposte più attese son quelle provenienti da Pioli e dal Milan per le fibrillazioni seguite alla batosta di Parigi. «Porteremo avanti il nostro modo di giocare, non cambierà lo stile di gioco» è la prima destinata a chi sostiene che c'è un eccesso di sfrontatezza nelle trame rossonere con quei duelli uno contro uno. Non solo. Anche dall'accusa di essere diventato presuntuoso dopo l'arrivo da umile, la risposta è razionale. Fa sapere Pioli: «Non credo di essere presuntuoso, io sono convinto di quello che faccio. Studio, leggo, mi aggiorno per risultare credibile presso i miei giocatori».

Ecco allora l'altra questione aperta dopo il battibecco di mercoledì notte con Calabria. Didascalico Pioli nel ricostruire l'antefatto: «Mi è stata riferita una parte della sua dichiarazione, Davide si riferiva all'ambiente non ai suoi colleghi. E comunque sì, sono stati giorni da nervi tesi, serve questo clima in alcuni momenti. Ma per i rapporti con la squadra è tutto a posto». Restano però i problemi difensivi, i deficit di gol e di prestazioni. E su questi punti Pioli è sempre meno evasivo. «Dobbiamo riempire di più l'area» spiega immaginando che l'assenza di Loftus Cheek (sarà recuperato con l'Udinese) ha avuto un ruolo decisivo. Anche su certi meccanismi (errori di Thuram nel derby e nell'espulsione contro la Juve) l'auto-critica è pronta. «In alcune occasioni dobbiamo essere più riflessivi e meno aggressivi» la formula passata ai suoi. Infine la flessione nel rendimento di alcuni protagonisti, Theo Hernandez su tutti. «Un anno fa abbiamo perso nello stesso periodo 3 a 0 col Chelsea, poi sapete come è proseguita la stagione. Tutti, non solo Theo, devono alzare il livello» è il messaggio rivolto al gruppo.

A cominciare da stasera a Napoli dove c'è in palio più che una sfida la credibilità di Garcia e Pioli.

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