Peggio di Balotelli stavolta il pubblico: quel manipolo dal fischio becero quando è risuonato l'inno tedesco. San Siro ha cercato di metterli sotto con gli applausi, ma l'incivile figura è tutta dei fratelli d'Italia diranno i tedeschi. Non senza torto. Poi l'Italia vista in campo: un po' gruviera e un po'soporosa. Attraente in qualche guizzo, desolante nel calcio del dribbling e via che porta solo a perder palla. Non vale la storia che in amichevole
..Da qui al mondiale sono così poche che ogni lasciata è persa. Non tanto per guadagnarsi il posto in Brasile, Prandelli ha già pronta la lista, al massimo cambierà un nome o due, quanto per dimostrare di meritare così sollecita beatificazione. Se da san Siro fosse passato anche Thohir avrebbe detto: per questi non spreco un soldo. Sempre che ne abbia da sprecare. Se fosse passato Abramovich avrebbe avanzato un'offerta per Pirlo, forse Abate che corre all'inglese. E pure Florentino Perez, il gratta e vinci di ogni allenatore del Real Madrid, avrebbe offerto il solito cinquantone di milioni per Pirlo, che già gli sta nel cuore, briciole per Osvaldo o Balotelli. Magari una strizzata d'occhio a Buffon. Niente di più.
Ecco, l'impietoso confronto fra Germania e Italia sta nel gioco delle figurine più che nel gioco del calcio e magari nel risultato. I tedeschi erano squadra e avresti investito almeno su cinque-sei elementi. L'Italia era un grappolo di speranze, è stata una compagnia di ventura, non sai cosa sarà al mondiale: una nazionale che non ci comprerebbe nessuno. Dice la storia nostra che non tutto il male calcistico nostrano viene per nuocere al mondiale. Vabbè , ma storicamente ci ha detto anche il contrario. Ieri sera tutti ad attendere Balotelli e quello a farti cascare le braccia con le sceneggiate da ragazzo incompreso, una fughetta e giù al primo tocchetto, un giro di valzer e via un pallone perso, una corsetta eppoi adesso mi butto. Detto e fatto. Tanto da far innervosire perfino Montolivo. La prima azione decente dopo 16 minuti della ripresa. Che dire? Ce lo portiamo Balotelli al mondiale? Si, per non aver rimorsi. Ma la pazienza sta finendo. Ieri sera gli stava accanto Osvaldo che ha il piede buono e il fiuto del gol però devi saperlo servire. Sennò tutto all'aria.
Se guardiamo la lista dei nostri punteros ci sarebbe da star tranquilli, conoscono tutti l'arte ed anche la via del gol. Poi messi insieme sul campo diventano un rebus, talvolta spiritosi ciapanò. Ieri ci si è messo anche Prandelli: togli Osvaldo e immetti Candreva. Boh! Nemmeno Gilardino o Insigne. Non c'era Rossi, ovvero caviale e champagne. Ecco, Rossi avrebbe solleticato il salvadanaio di qualche riccone. Meglio pensare a un'Italia con il Pepito, sperando che faccia il Pablito.
Il resto sono nuvole. La difesa colabrodo non si smentisce mai. Qui tra Bonucci e Barzagli, ma anche se fossero Ogbonna o Chiellini, ci sarebbe da fortificare gli animi e raccomandarsi alla bontà sovrana del pallone. I tedeschi hanno disarmato subito la compagnia Buffon: di testa un gioco da ragazzi, che ci fossero Barzagli o Criscito e Bonucci. Al resto hanno pensato i pali. La difesa italiana è diventata il punto debole dopo tanti decenni da punto di forza. Meglio guardarsi il centrocampo dove Pirlo, giocando ai suoi ritmi, regala palloni e lezione a tutti, anche ai tedeschi tutto pressing. Centrocampo con tanta tecnica ma ancora poca qualità fisica. L'Italia ha sofferto per un po' la Germania guardioleggiante, poi ha lasciato fare ai suoi incantatori. Serve De Rossi, Thiago Motta c'è e non si sa quanto sia indispensabile. Montolivo è un inno al vorrei ma non posso.
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