
Festa dentro lo stadio, incidenti tra manifestanti e polizia al suo esterno: sono i due volti contrastanti con cui si è aperta la Confederations Cup a Brasilia. Mentre all'interno del bellissimo «Manè Garrincha» il pubblico si divertiva, fuori dall'impianto il caos ha preso il sopravvento, con scontri anche violenti. Il bilancio provvisorio è di una ventina di persone arrestate e una trentina di feriti. Proteste organizzate via Facebook da un gruppo contrario alle spese effettuate dal governo in vista dei Mondiali del 2014, che si svolgeranno in Brasile.
Sul campo, niente da fare per il Giappone del ct Zaccheroni, trafitto al 3' del primo tempo da una sciabolata al volo della strapagata star - 57 milioni - Neymar da fuori area (una risposta a chi ha criticato il suo passaggio dal Santos al Barcellona) e allo stesso minuto della ripresa da Paulinho, oggetto del desiderio di Inter, Roma e Tottenham (ma il Corinthians «non ha ancora ricevuto alcuna offerta», assicura il presidente del club brasiliano, Mario Gobbi Filho). Il gol di Jo al 93' nulla aggiunge. Nipponici apparsi impacciati e fuori condizione. Il Brasile deve essere messo alla prova, soprattutto in difesa, da una squadra atleticamente più competitiva.
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