Nibali conquista il «piccolo Tour» con vista su Sanremo

Pensa al Giro e un po' anche alla Sanremo, intanto si porta a casa per il secondo anno consecutivo la "corsa dei due mari", quel tridente simbolo della Tirreno-Adriatico, che già un anno fa aveva fatto suo.
Era partito da San Vincenzo il 6 marzo scorso con il numero uno sulla schiena, ma aveva messo subito i puntini sulle "i": «Sto bene ma non benissimo. Sono un pochino più in ritardo di preparazione rispetto ad un anno fa, ma voi mi conoscete: io non corro mai per allenarmi».
Vincenzo Nibali è stato di parola: le gambe non erano quelle dei giorni migliori, ma la testa può fare tanto. E quella di Vincenzo è una testa tosta, da autentico combattente. Al via Contador, Froome, Rodriguez e Evans: un cast da Tour de France. La cronosquadre all'Omega-QuickStep di Cavendish, il giorno dopo a Indicatore è la volta di Matthew Goss, poi sul traguardo di Narni Scalo è la volta di Sagan, che brucia Cavendish, che resta in maglia ancora per un giorno, prima di cedere il primato a Prati di Tivo al polacco Kwiatkowski. Qui, dove l'anno scorso vinse Nibali, Froome mette le basi per portarsi a casa la corsa. Vittoria di tappa, davanti a Santambrogio e a Nibali, che è lì e non demorde. A Chieti, altro tappone, che finisce a Rodriguez davanti a Mollema e Contador. Nibali paga qualcosina su quella rampa finale, e chiude settimo con le gambe in croce. In maglia ci va il britannico del team Sky Chris Froome, secondo un anno fa al Tour de France. Per lui 20" di vantaggio su Contador e sul nostro Nibali. «Temo più Contador di Nibali - dirà il corridore keniota -: Alberto non si arrende mai».
Neanche Nibali si arrende e a Porto San Elpidio, in una tappa con 18 strappi e 3.000 metri di dislivello, Vincenzo fa saltare il banco e manda a picco tutti: soprattutto Froome, che arriva a 50".
Ieri, l'ultima fatica. Gli ultimi 9200 metri contro il tempo sulle strade di San Benedetto del Tronto. Si piazza 12° a 26" dal vincitore, lo specialista tedesco Tony Martin. Piazza d'onore per Adriano Malori, a 6" da Martin; terzo, a 10", il costaricense Andrey Amador. Sul podio conclusivo Nibali precede di 23" il britannico Christopher Froome e di 52" lo spagnolo Alberto Contador.
«Non mi aspettavo di andare così bene - dice Nibali -, questa vittoria è una bella sorpresa. Sono proprio felice per questo successo inaspettato. Domenica sarò al via della Milano-Sanremo, un altro appuntamento importante, in cui voglio fare bene».


Intanto, però, oggi sarà sulle strade delle Marche, per provare la maxicrono del Giro (in programma l'11 maggio, 55 km): da Gabicce Mare a Saltara. «Quello sarà il mio grande obiettivo stagionale: mi sto preparando nel modo giusto». Si prepara vincendo. Il miglior modo possibile.

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