Da "squalo dello stretto", come amano chiamarlo i "CaNnibali", i suoi aficionados, a "squalo dei due mari". Vincenzo Nibali fa saltare il banco nella crono conclusiva della Tirreno-Adriatico e si porta a casa appunto la corsa dei due mari.
A San Benedetto il messinese, che per ora vive in Toscana, ma ben presto andrà a vivere a Viganello, in Svizzera alle porte di Lugano, con la fidanzata Rachele, disputa probabilmente una delle crono più belle della sua carriera: nono a soli 20" da Fabian Cancellara, il vincitore. Il siciliano della Liquigas Cannondale doveva recuperare 6" all'americano Chris Horner e 5" al ceco Roman Kreuziger. Bene, ha fatto di più e di meglio: non solo li ha recuperati, ma ne ha rifilati 14" al 40enne stelle a strisce e 26 all'ex compagno di squadra.
«Ho disputato davvero una grande crono - spiega a caldo il siciliano che ha portato a tre le sue vittorie stagionali, ed è salito al secondo posto nel ranking mondiale a pari punti con l'australiano Gerrans (primo è Alejandro Valverde, ndr) -. Sapevo che non sarebbe stata facile, ma sapevo anche di stare molto bene e quindi ero molto fiducioso».
L'Italia del pedale, che attende le esplosioni di Viviani, Modolo e Ulissi, il nuovo che avanza, e magari i ritorni di corridori di peso come Cunego e Pozzato, senza dimenticare Basso e Petacchi, si aggrappa alle spalle di Vincenzo Nibali, il corridore più spendibile a livello internazionale, anche per la Sanremo di sabato.
«Per il momento mi godo questa vittoria - spiega soddisfatto il capitano della Liquigas Cannondale -. Vengo da una stagione molto difficile e dura, in cui avevo fatto solo incetta di piazzamenti e ho chiuso a zero vittorie. In questo inizio di stagione sto invece vivendo un momento magico. Mi riesce tutto facile e la voglia di far bene è davvero tanta. Per questo io ora punto dritto alla Sanremo, anche se per corridori come il sottoscritto, non sarà facile
».
Il mondiale di primavera è il prossimo obiettivo, ma c'è da battere la concorrenza dei passiti-veloci, ad incominciare dal campione del mondo Mark Cavendish, che ha una gran voglia di rivincere sul traguardo di Sanremo con la sua bella maglia con i colori dell'iride.
«Sabato bisognerà inventarsi qualcosa, ma l'importante è avere una buona condizione fisica e io ce l'ho - ha spiegato lo squalo dello Stretto -. Cavendish, Goss, Freire, Tyler Farrar, Boonen, il mio compagno di squadra Peter Sagan saranno tutti uomini che punteranno ad arrivare in volata, ma io ho alleati come Fabian Cancellara, che in volata non ci vuole assolutamente arrivare e qualcosa proverà a inventarsi.
Ci proverà lui, ci proverò io. Questo è poco ma sicuro».
Da San Benedetto a Sanremo. Dal mar Tirreno a quello Ligure. Lo "squalo dei due mari" ci prova, ma sono in molti a chiedergli anche di provarci al prossimo Giro
«Voi lo sapete, la mia preparazione è in funzione del Tour de France, soprattutto quest'anno che non ci sarà Contador.
Sento di poter giocare le mie carte nella corsa più importante del mondo, anche se non è né semplice né tantomeno facile rinunciare al Giro d'Italia.
Fare da spalla a Ivan (Basso, ndr)? Se decido di correre non lo farò certo per puntare alle tappe, ma per fare classifica, per provare a vincere. Per questo forse è meglio che giri alla larga dal Giro».
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