Il ranking premia l'Europa, Blatter lo punisce

Ultimissime di Joseph Blatter: la Fifa ha deciso di annullare il risultato dell'amichevole Suadafrica-Spagna, vinta dai sudafricani 1 a 0, perché la nazionale campione d'Europa e del mondo ha effettuato tre cambi di portiere. Trattavasi di emergenza e di amichevole, nessun reato grave o di lesa maestà ma Blatter&C fanno sapere che il risultato non avrà valore ai fini della elaborazione del ranking Fifa per nazioni.
Ora voi sapete che cosa sia il ranking Fifa per nazioni? Voi sapete quale uso ne venga fatto? Conoscete l'identità degli elaboratori riuniti nella sala dei cervelli fumanti?
Vi porto un esempio: tra i primi trenta Paesi in classifica della suddetta Fifa ci sono venti federazioni europee, si legga Uefa. Bene, secondo una logica da asilo mariuccia, queste nazioni e nazionali avrebbero diritto a partecipare ai tornei organizzati dalla Fifa, direi la coppa del mondo per gradire. Giammai, le iscritte Uefa saranno 13 e basta. Anche se 15 delle ultime 20 semifinaliste erano nazionali europee. Il ranking? Una balla colossale, roba messa assieme per stabilire teste di serie, dicono loro ma non è vero, formula pubblicitaria che serve, per l'appunto, ad acciuffare sponsor, dunque denari utili alla bisogna della federazione internazionale. Non esiste un criterio logico, elementare. Non esiste perché chi comanda sa di poter dire e disfare da un minuto all'altro. Si potrebbe ricorrere, come nella pallacanestro o nel tennis alla wild card ma non vorrei rompere gli equilibri di Zurigo.
Anche l'ultima trovata di riaprire le votazioni per il Pallone d'oro conferma l'assunto: Blatter si desta all'alba, smaltisce la colazione e pensa: che cosa posso decidere oggi? Cambio la coppa del mondo? Abolisco i play off? Chiedo agli arbitri di indossare tute mimetiche? Prevedo biglietti di ingresso a 1000 dollari e di uscita a 500?
Qualcuno forse sta pensando che si voglia scherzare con i paradossi ma non è un paradosso avere assegnato il mondiale al Qatar, produttore di saune naturali a ciclo continuo, e di allargare il torneo eventualmente all'Iran? Questa è tutta roba verace di Blatter Joseph, colonello in pensione dell'esercito elvetico, un uomo tutto di un pezzo che dovrà consegnare a Cristiano Ronaldo, mi auguro per la dignità del football, il Pallone d'Oro. Fossi Ronaldo mi presenterei puntualmente al galà.

Fossi Blatter ripeterei la scena di Berlino 2006 delegando un altro, dico Platini come accadde con Johansson capo Uefa con gli italiani di Lippi, perché Cristiano Ronaldo gioca in Europa, è un europeo, fa parte delle tredici su trentadue che parteciperanno alla prossima coppa del mondo in Brasile. Laddove tra samba, pan de azucar e deretani clamorosi, Joseph Blatter sarà il Cristo redentore, di se stesso.