Pelati, il "diavolo" che veste bronzo

Nuoto artistico, podio con "aiuto" russo-ucraino

Pelati, il "diavolo" che veste bronzo
00:00 00:00

Il diavolo veste di bronzo. Dopo i sei argenti in mare, arriva un bronzo dalle piscine. Il debuttante Filippo Pelati (nella foto), 18enne ferrarese di Lagosanto, nel nuoto artistico incanta con la sua performance de Il diavolo, e si piazza terzo ai Mondiali nel Libero dietro il russo d'oro Alexandr Maltsev e il cinese d'argento Muye Guo.

C'è vita dopo il ritiro di Giorgio Minisini, l'uomo simbolo di questo sport che ha tracciato la strada ma che rimarca: "Lui il mio erede? No, non lo è. Siamo diversi in acqua, lui deve costruirsi la sua strada. È un grande atleta, una grande persona". E Filippo, in lacrime ringrazia: "L'ho reso felice, per me non è stato semplice prendere quel "posto". Sono contento di aver eseguito bene l'esercizio che abbiamo preparato in questi mesi con i tecnici". Fra i tecnici azzurri, curiosamente, oltre a Patrizia Giallombardo e Roberta Farinelli ci sono anche una ucraina, Anna Voloshyna, e una russa, Anastasia Ermakova: sono le coreografe del nostro team.

La 42enne moscovita Ermakova, quattro ori olimpici (Atene e Pechino), ha ideato l'esercizio che i giudici hanno valutato con il bronzo. L'ex sincronette russa nel 2011 si è trasferita a Savona per allenare la squadra della Rari Nantes. Dalla Svizzera ha esultato: "Bravo Fil, il nostro diavolo ce l'ha fatta". La 33enne Anna Voloshyna, due ori europei tra 2014 e 2016, invece era a bordo piscina: "Hai assunto il ruolo di diavolo seducente, attirandoci ad ogni mossa. È stato impossibile distogliere lo sguardo".

Nata a Kharkiv, una volta ha condiviso il podio agli Europei di Budapest 2010 quando nel combinato la Ermakova fu oro e lei fu

bronzo. Come sono lontani quei tempi, ma come diceva Mandela "lo sport ha il potere di unire le persone come poche altre cose riescono a fare". Anna&Anastasia si sono unite, idealmente, grazie a Filippo e all'Italia.

Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica