Olimpiadi, garanzie del Governo

Coup de théâtre. I commissari del Cio stanno ispezionando da lunedì scorso le sedi candidate a ospitare le Olimpiadi invernali 2026 tra Milano e Cortina e ieri, nel penultimo giorno di visita, il vicepremier della Lega Matteo Salvini ha raggiunto Palazzo Reale a Milano, dove era in corso il vertice tra delegati e istituzioni, per portare (platealmente) il sostegno del governo alla sfida contro Stoccolma. Qualche minuto prima il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti ha consegnato la lettera firmata dal premier Giuseppe Conte con le garanzie richieste dal Cio a Italia e Svezia (che non le ha ancora recapitate, ha tempo fino al 12) per le spese di sicurezza, sanità, dogane. La stima si aggira intorno ai 415 milioni. E anche i 5 Stelle in extremis dichiarano (almeno a parole) pieno sostegno ai Giochi. «Li sosterremo sia per le spese di sicurezza che per gli investimenti, l'importante è non creare cattedrali nel deserto ma qualcosa che sia funzionale alle città e alle imprese» dichiara il vicepremier M5S Luigi Di Maio. Conte conferma che firmare la lettera «è stato motivo di orgoglio, questo impegno al pari di quello per le Atp Finals di Torino dimostra che al contrario di quel che si vuol far credere siamo favorevoli ai grandi eventi purchè siano sostenibili. Il governo sosterrà anche investimenti infrastutturali, purchè siano funzionali e possano rimanere in dote ai territori a prescindere dalla parentesi olimpica». Non c'è ad oggi un impegno diretto sulle opere del dossier, un «fondo 2026».

Anche se traspare che il delta tra i 415 milioni dei costi di gestione e i 600 di maggiori entrate fiscali stimato per lo Stato potrebbero essere investito in collegamenti tra Milano e Valtellina e adeguamento degli impianti per le Paraolimpiadi. Utili «a prescindere».