Sergio Arcobelli
Spareggio o non spareggio questo è il problema. Non è infatti solo l'Italia di Ventura - subissata di fischi dopo l'1-1 di Torino - a fare una fatica immane in queste qualificazioni mondiali, ma c'è pure un'altra Nazionale alle prese con evidenti e palesi difficoltà: è la Croazia di Modric, Rakitic, Mandzukic, Perisic e compagnia che a Rijeka, l'ex città di Fiume, si è vista sfuggire al 90' la vittoria con la Finlandia complicando i piani verso Russia 2018. Un gol che si è portato dietro strascichi tant'è che è saltata pure la testa del ct Ante Cacic.
Che sta succedendo a quella squadra corazzata e così talentuosa in questi ultimi mesi? Eppure tutto sembrava filare liscio fino a un mese fa, tanto che i balcanici erano oramai con un piede e mezzo in Russia. Solo che la sconfitta in Islanda dello scorso giugno come quella degli azzurri al Bernabeu contro gli spagnoli e i quattro punti in altrettante partite hanno minato le certezze di una Nazionale che ora rischia di restare fuori da Russia 2018. In pratica i croati, secondi in classifica dietro l'Islanda (a 19 punti e con il pass quasi in tasca e a cui basta superare il Kosovo fanalino di coda) e a pari merito con l'Ucraina, affrontano in uno scontro-salvezza proprio la formazione guidata dall'ex milanista Shevchenko. Di fatto Perisic e compagnia avranno sì a disposizione due risultati su tre a Kiev, nella tana del nemico, per agguantare lo spareggio, ma un eventuale capitombolo chiuderebbe definitivamente le porte a Russia 2018.
E al peggio non c'è fine. A complicare la situazione in casa croata ci hanno pensato gli infortuni di due italiani: Mandzukic e Brozovic. Lo juventino, che aveva segnato il momentaneo 1-0, è dovuto uscire per un problema alla caviglia («Forse infortunio serio» giunge voce dallo staff croato e la Signora è già in ansia), il neroazzurro ha rimediato un affaticamento al polpaccio ed è già rientrato a Milano in attesa di scoprire se riuscirà a recuperare in vista del derby di domenica. Insomma in Croazia il clima è rovente e il 51enne Zlatko Dalic, scelto come nuovo cittì, avrà il compito gravoso di riuscire ad evitare un altro black-out pure in Ucraina in un match da dentro-fuori e dove mancherà pure il milanista Kalinic, la terza pedina chiave dello scacchiere biancorosso.
E l'Italia seppur in contemporanea in campo contro l'Albania - sarà
spettatrice interessata dello scontro di Kiev, perché gli azzurri potrebbero incrociare nello spareggio di novembre proprio la Croazia. E se al completo, di certo i croati partirebbero con i favori del pronostico. Un guaio serio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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