nostro inviato a Monza
Delle due l'una. O darsi al ciclismo rigenera o nelle segrete stanze maranelliane qualcuno, cioè il presidente Montezemolo, cioè il gran capo F1 Domenicali, hanno assicurato l'Alonso furioso che no Raikkonen mica arriverà e che se la Red Bull ha deciso di puntare su Ricciardo a fianco di Vettel, la Ferrari può allora permettersi di scommettere su qualche giovanotto tipo Hulkenberg, tipo di Resta. Difficile, a meno di un finale mondiale strepitoso, la conferma un altro anno di Felipe Massa di cui Fernando è manager in pectore visto che lo sponsorizza sempre. Delle due l'una perché Fernando ieri pareva un altro, carico di aspettative non solo figlie del recente acquisto di una squadra professionistica di ciclismo. A rivelarlo frasi, se non di amore almeno simpatia all'indirizzo Ferrari. Come quando ha detto «Io alla Red Bull? Solo voci, ce ne sono state tante, si è detto che avrei persino preso un anno sabbatico
invece ho ancora tre anni e mezzo di contratto e, possibilmente, vorrei anche allungarli per finire la mia carriera nel miglior team del mondo. Anche se al momento non arrivano i risultati che vorrei. E mi sento rilassato, consapevole di tirare fuori sempre il massimo». Come quando ha aggiunto «so che sarò ancora al massimo della forma per 4-5 anni, perché mai fermarmi?». E come quando ha analizzato il campionato: «Qui a Monza è un nuovo punto di partenza, il tipo di circuito e la crescita mostrata a Spa (nuova ala anteriore da oggi) dicono che possiamo far bene, ma sarebbe ottimistico pensare di vincere domenica e anche a Singapore, diciamo che l'obiettivo è arrivare in entrambe le gare a podio e davanti a Vettel
in caso contrario sarà meglio pensare al 2014».
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