Sergio Arcobelli
«Ho avuto modo nei mesi scorsi di verificare a lungo i bilanci della Società e posso affermare che il Palermo Calcio ha tutte le carte in regola per affrontare qualsiasi esame e continuare al meglio un percorso vincente». Così annunciava appena otto giorni fa il nuovo presidente del Palermo, Giovanni Giammarva. Ma dietro a queste parole c'era una cruda realtà: il club rosanero avrebbe un buco di oltre 70 milioni di euro.
Ecco spiegato il motivo per cui l'ex patron Zamparini, nei giorni scorsi, per scongiurare il fallimento del Palermo si era affrettato a nominare presidente del club il commercialista Giammarva. Ma - suo malgrado - oramai era tutto troppo tardi. L'indagine della Guardia di Finanza, che in questi mesi aveva eseguito diverse perquisizioni nella sede della società (lo stadio Renzo Barbera) prelevando svariata documentazione, ha infatti rivelato la drammaticità della situazione e svelato i conti sballati del club rosanero. La Procura di Palermo ha già presentato istanza di fallimento della società. L'incubo di un altro crac - come Parma e, ultima di queste, Modena - è dietro l'angolo per una società che trent'anni fa esatti fallì per gli ingenti debiti accumulati e fu costretta a ripartire dalla allora Serie C2. Poi l'arrivo dell'imprenditore friulano Zamparini che, una volta acquistato il club nel 2001, era anche riuscito a far sognare un'intera città. Dopo la retrocessione in Serie B della scorsa stagione, la realtà racconta di un Palermo che deve affrontare gravi problemi economici a luglio, tra le altre cose, non era andata in porto la partnership con l'ex iena Paul Baccaglini e ora rischia di finire nel baratro. In una lettera ai tifosi, Zamparini ha precisato: «Sono veramente allibito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano, ma che ci procura un danno di immagine internazionale».
Una bufera che turba un ambiente esaltato dalle prestazioni della squadra di Tedino che, domani contro il Cittadella, in caso di tre punti balzerebbe in testa alla classifica del campionato cadetto.
Ma gli sforzi di giocatori e staff, purtroppo, potrebbero essere vanificati. Adesso, infatti, la procedura prevede che venga fissata la data della prima udienza per capire quale sarà il futuro del Palermo. Nel presente, quel che è certo, è che finora ci sono più ombre che luci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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