Ci sono tanti modi per far pagare a una squadra le brutte prestazioni offerte in campo. Ma, a certi livelli, questa raggiunge il culmine. Dopo l'eliminazione dall'Eurolega il presidente del Panathinaikos Dimitris Giannakopoulos ha deciso di punire i suoi giocatori cancellando i biglietti aerei previsti per tornare a casa. Così facendo, tutta la squadra è stata costretta a tornare ad Atene in pullman. Non una passeggiata, insomma, visto che da Istanbul ad Atene ci sono più di mille chilometri, 1095 per l'esattezza, da percorrere.
I greci, dunque, pagano caro la trasferta di Istanbul: è arrivata la terza sconfitta contro il Fenerbahce di Gigi Datome, autore di dieci punti realizzati, che ha sancito l'uscita di scena della formazione ellenica e la già certa qualificazione dei turchi alle Final Four della massima competizione europea, ma soprattutto è sfumato il faraonico premio di 250mila euro che l'istrionico e vulcanico presidente Giannakopoulos aveva promesso ai suoi in caso di passaggio del turno. E, invece, di ritrovarsi con un ricco bottino giocatori e staff sono stati trattati in malo modo e sono stati costretti a intraprendere un lungo viaggio come una qualunque squadra di provincia che non può permettersi l'aereo.
Non tutti, però, hanno
accettato la punizione. C'è chi ha disubbidito e ha deciso di prendere il volo successivo, pagando di tasca propria il costo del biglietto. A questo punto, difficile che il patron greco acconsenta a rimborsarne le spese...SAr
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