
Ha perso, ma fa il tifo affinché il futuro del Coni e dello sport italiano sia roseo. "Da uomo di sport mi auguro, con tutto il cuore, che possa essere un Coni migliore - ha detto Luca Pancalli (foto) al termine della giornata -. Spero prosegua sul percorso che fin da ragazzo ho conosciuto. Non si augura mai la negatività perché si è sconfitti. A Buonfiglio vanno anzi tutto il mio affetto e considerazione. Il Coni deve continuare a recitare un ruolo centrale nella politica sportiva italiana, è questo che merita".
A sostenerlo pubblicamente, in vista delle elezioni, fra gli altri anche Paolo Barelli, presidente Fin (storico nemico di Malagò), e il ministro dello Sport Andrea Abodi. "Nello sport chi vince ha ragione ed è più bravo, quindi auguri al Coni e a Buonfiglio - ha commentato Barelli -. Malagò sta lì da 12 anni, non è uno che sta dietro le quinte. Ha fatto valere il suo peso. Ora è importante che ci sia una prospettiva, le condizioni complessive sono preoccupanti". Anche Abodi, che si era opposto alla possibilità di aprire a un eventuale quarto mandato di Malagò, si è subito congratulato. "Ringrazio Malagò per i suoi intensi e proficui dodici anni. A Buonfiglio auguro buon lavoro e assicuro immediata e piena collaborazione. Ringrazio pure Luca Pancalli per l'impegno appassionato e sensibile che gli riconosco". Pancalli ha anche parlato di fairplay fra le parti: "C'è stato, specie col blocco di Luciano. Spero si continui a seminare la necessità del dibattito democratico all'interno della dimensione sportiva.
Alcuni colpi bassi ci sono stati, ma fanno parte della politica e della vita. Non so se c'è stato un sostegno di peso, non sta a me dirlo". Infine sui voti che si aspettava di avere e che non sono arrivati: "Nella vita ci sono tante maschere e pochi volti".