La passione italiana contagia la Grande Mela Il super Suv di Maserati

Levante Trofeo (590 cv e 300 orari) in serie speciale. «È come un vento impetuoso...»

Pierluigi Bonora

New York Quello di New York, ospitato al Jacob K. Javits Center, non lontano dal centro di Manhattan, si può definire un Salone anomalo viste le ultime tendenze. A prevalere, infatti, sono l'imponenza dei veicoli esposti, la voglia di viaggiare e la passione. Insomma, protagonista è l'automobile - Suv, pick-up, berlina, station wagon o minivan che sia - e l'attenzione dei media, nei giorni che hanno preceduto l'apertura al pubblico, era tutto incentrata sui motori, la potenza e le forme. Non è un caso che Fca abbia riservato alla rassegna di New York la versione più pepata di Maserati Levante, il Suv del Tridente per l'occasione battezzato «Trofeo», che non vede l'ora di far provare i suoi 590 cavalli ai clienti americani. Sì, perché Levante «Trofeo» per ora sarà venduto solo negli Usa, in Asia e Medio Oriente.

A presentarlo, tra fumi, lampi e tuoni (un assaggio dell'esclusivo rombo del V8 Ferrari), il nuovo capo di Maserati e Alfa Romeo, l'americano Tim Kuniskis. «This is the Mas(a)rati of Suvs», già Mas(a)rati. Di sicuro Kuniskis dovrà impegnarsi per imparare la pronuncia esatta del marchio modenese (è solo una questione di vocale), come quella di Alfa Romeo. Due simboli, due eccellenze del made in Italy. Urge un corso accelerato di italiano e pronuncia relativa.

Levante «Trofeo» sarà, dunque, uno dei modelli più ammirati dal pubblico che affollerà il Javits Center fino al 8 aprile. Il motore V8 twin turbo da 3.8 litri, con 590 cavalli di potenza e 730 Nm di coppia a 6.250 giri/minuto, unito alla trazione intelligente Q4, consente al Suv italiano di superare i 300 orari e di sprintare da 0 a 100 in appena 3,8 secondi. Viste le caratteristiche, non fa una grinza la descrizione di Kuniskis: «È come un vento impetuoso che spazza via tutto ciò che incontra...». Affollatissima la conferenza stampa, a testimonianza che l'auto italiana e i suoi marchi storici restano tra i più apprezzati e forse gli unici a far provare certe emozioni. Accanto alla stand Maserati, quello Alfa Romeo, con le serie più sportive di Giulia. Sulla pedana troneggia Stelvio Quadrifoglio, altro omaggio del nostro Paese agli appassionato Usa del vero cuore sportivo.

Non manca Jeep, con il nuovo Wrangler («dopo la California segue New York come maggiori richieste», spiega il responsabile marketing Scott Tallon) e l'ammiraglia Grand

Cherokee, «che qui a Manhattan va molto forte», aggiunge il manager. A pochi metri, ecco le coloratissime Fiat 500 nelle varie declinazioni e, al centro dello stand, un'altra sportiva: la 124 spider. C'è tanta Italia a New York.

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