
Le braccia alzate, il sorriso largo, le mani sulla testa. E poi l'abbraccio con Carlos Alcaraz, che lo aveva battuto in finale al Roland Garros, prima di stringersi tra le braccia dei suoi allenatori. Poi, quel momento in cui Jannik Sinner si abbassa per dare due colpi con la mano al prato inglese. Come a dire: sei mia, Wimbledon. "Quando si è giovani è il sogno dei sogni. Perché è lontanissimo. Adesso sto vivendo il mio sogno, è bellissimo". Quel bambino dai lunghi capelli rossi che voleva essere il numero uno è diventato il primo italiano a vincere il torneo di tennis più famoso al mondo. "È speciale. I miei genitori sono qui, tutto il mio team, bellissimo. Soprattutto grazie a mio fratello Mark che è qui solo perché non c'era la gara di F1 questa settimana", ride di gusto Jannik. Il sorriso stavolta non è mascherato dalla sconfitta come era accaduto nella finale persa agli Internazionali di Roma quando aveva bacchettato per scherzo il fratello andato a Imola anziché al Foro Italico. "Dopo Parigi è stata durissima. Ho avuto un momento non facile, ho cercato di accettarle come persona e soprattutto come giocatore. Ho capito cosa non ha funzionato. Bisogna usare la sconfitta e continuare a lavorare. La settimana prima del torneo ho messo tanta intensità e attenzione su tutte le cose. È uno dei motivi per cui sono qua con questo trofeo". Un trofeo ricevuto dalla principessa Kate Middleton, vestita di blu, e dopo due edizioni di fila non finisce nelle mani di Alcaraz. "Grazie, Carlos, per il giocatore che sei prosegue Sinner . È difficile affrontarti. Abbiamo un bellissimo rapporto fuori e in campo. Cerchiamo di costruire una rivalità. E per farlo abbiamo i migliori team e tu hai un grande team. Se continuerai così, avrai questo trofeo tante volte. Ah no, già ne hai vinti due...".
Lo spagnolo avrebbe però voluto fare tris davanti a Re Felipe VI. "Perdere è difficile, è triste. Mi congratulo con te, Jannik. Non si può vincere tutte le settimane, ti sei meritato questo trofeo. Hai giocato un grande tennis. Continuiamo a coltivare la nostra amicizia fuori dal campo e una bella rivalità in campo. Finora è stato un grande viaggio e sono orgoglioso. Voglio continuare a portare gioia sul campo".
Una gioia palpabile, ma allo stesso tempo contenuta quella di Jannik che saluta l'Italia: "È un Paese che merita tanto.
Sono contentissimo di essere italiano, di rappresentare l'Italia. Voi mi date la forza di continuare a spingere per essere un tennista migliore e soprattutto una persona migliore". Il tempio di Wimbledon applaude il nuovo re. È Sinner The Winner.