Il peccato originale non risolto dal Diavolo

Il vizietto, o meglio ancora il limite trattandosi di calcio, è antico

Il peccato originale non risolto dal Diavolo

Il vizietto, o meglio ancora il limite trattandosi di calcio, è antico. Arriva dalla stagione passata ed è certificato da un giudizio dello stesso Stefano Pioli reso dopo il secondo posto conquistato all'ultimo giro (Atalanta). Disse: «Dobbiamo migliorare sulla tre-quarti». La traduzione è abbastanza semplice: migliorare la cifra tecnica nei tre che scortano di solito la prima punta, che sia Giroud o Ibra non cambia. Quel miglioramento, sulla carta e sul prato, non c'è stato. E anche qui la spiegazione non è complicata: Leao ha fatto il suo, tra alti e bassi, secondo vocazione portoghese; Diaz è partito tra squilli di tromba, gol utili e assist apprezzati prima di fermarsi alla piazzola del covid e a un ritorno molto tormentato; Messias è partito nella carrozza di Cenerentola (gol a Madrid in Champions) ha perso smalto e si è ritrovato dentro una zucca. Questo è lo scenario attuale del Milan documentato da qualche cifra opportuna: 4 gol nelle ultime sei partite con Giroud che ha fatto il suo e forse anche di più, Ibra appena rientrato e tutti gli altri a secco. Non solo: è diminuita la precisione e il cinismo dell'attacco. Pensate: tra Cagliari e Bologna, le ultime due, 1 gol dopo 54 tiri di cui 13 indirizzati in porta. Qualcuno potrebbe persino divertirsi nell'occasione e segnalare - per gli scaramantici di professione - che il lunedì è un giorno funesto per questo Milan (ha perso anche con lo Spezia a San Siro), oppure che la 4° maglia inaugurata, di una bruttezza epica, non ha portato bene ma quello che conta ancora una volta è la contabilità delle sfide con le squadre sistemate in classifica tra il decimo e l'ultimo posto. Bene: Pioli ha raccolto la miseria di 14 punti, incompatibili con lo status di attuale capolista del campionato.

Anche qui, come nel passato, è opportuno chiedere a Pioli un qualche rimescolamento nelle scelte scontate sul 3/4ista di destra (Saelemaekers in disparte, Castillejo dimenticato, meglio Leao provato a destra con Rebic a sinistra) ma soprattutto è necessario cogliere fin da ora la necessità del prossimo mercato. Si continua a parlare di difensore centrale (Botman), sostituto di Kessiè (Renato Sanches) ma è sulla tre-quarti che va fatto uno sforzo maggiore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica