O tutto o niente. E' dannatamente semplice: i playoff, al via da domani, sono l'ultima ancora di salvezza per dodici squadre, tra cui l'Italia, pronte a tutto pur di centrare la qualificazione ai Mondiali. Tante le nazionali impegnate in due sfide di andata e ritorno, che in termini di tensione e agonismo valgono più di una semifinale di Champions, semplicemente per il fatto che chi scenderà in campo non lo farà con la maglia del proprio club, bensì per l'onore e la gloria del proprio Paese. In occasioni simili, ossia in queste partite da dentro o fuori, a marcare la differenza tra un successo roboante o una cocente delusione è la capacità di certi giocatori di non lasciare che emozioni o paure influiscano sulla prestazione. Insomma, qui non si scherza. C'è in ballo tutto o niente. Guai a restare con un pugno di mosche in mano.
Se restare fuori dal Mondiale per l'Italia sarebbe considerata da tutti un'apocalisse o una catastrofe - Tavecchio e Ventura dixit -, lo stesso discorso vale per la Croazia, un'altra big europea la cui qualificazione mai avremmo pensato potesse restare appesa a un filo. I vari Mandzukic, Perisic, Brozovic e Kalinic, protagonisti chi più chi meno dentro i nostri confini, rischiano di restare beffardamente fuori dalla coppa del Mondo. Anche se la Grecia del giallorosso Manolas out per squalifica nella gara d'andata non sembra poter infastidire i biancorossi che possono contare pure su Modric e Rakitic, metronomi del centrocampo di Real e Barça.
Sia bianco che rossi sono anche Danimarca e Svizzera, la cui partenza per Mosca è in bilico fin quando non riusciranno a superare al playoff la concorrenza, rispettivamente, di Irlanda e Irlanda del Nord. Oltre al fenomenale danese Eriksen, il cervello del centrocampo del Tottenham di Pochettino che a Wembley ha di recente surclassato niente meno che i campioni d'Europa del Real Madrid, il Mondiale è in dubbio pure per due terzini svizzeri del nostro campionato, Stephan Lichtsteiner e Ricardo Rodriguez, stantuffi infaticabili di Juve e Milan.
Sembra pressoché assurdo, ma la fase a gironi delle qualificazioni ha già decretato i primi verdetti che lasciano a bocca aperta. Tante, purtroppo, le stelle già escluse dal Mondiale: dal gallese Bale all'oranje Robben, dai cileni Sanchez e Vidal alla stella di Gabon e Borussia Dortmund Aubameyang, rassegnati al fatto che non potranno far altro che guardare il Mondiale in televisione.
Per non parlare degli italiani, pilastri dei rispettivi club di Serie A, come gli slovacchi Hamsik e Skriniar, i bosniaci Pjanic, Dzeko e Lulic, gli olandesi Strootman e De Vrij, più Hysaj, Ghoulam, Calhanoglu e Handanovic. Senza dimenticare che Higuain e Nainggolan spesso vengono snobbati dai loro stessi ct.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.