Del Piero: no al Liverpool, va a Sydney. Colpi Zenit

I russi di Spalletti, rivali del Milan, spendono 80 milioni per Hulk e Witsel

Del Piero: no al Liverpool, va a Sydney. Colpi Zenit

Sono tutti molto tristi. Roman Abramovich si è visto rimbalzare la misera offerta di 60 milioni per Radamel Falcao dell'Atletico Madrid, il centravanti colombiano che in Supercoppa gli ha infilato una tripletta, fra un Giacometti e un Severini sistemati casual nella sua dimora londinese accanto a un Francis Bacon da 85 milioni. Più umiliante il rifiuto subito da Florentino Perez disposto ad allungare 57 milioni al Tottenham Hotspurs per il gallese Gareth Bale.
Il più triste però è Cristiano Ronaldo titolare di un salario che non celebra come si deve il suo talento. L'agente Jorge Mendes, che poi è anche l'agente di Josè Mourinho, ha detto di sapere perché il suo assistito si stia immalinconendo: «Le sue dichiarazioni non mi sorprendono. Si basano su ragioni che conosco perfettamente». In genere Mendes entra in scena solo quando si parla di dollari, e a Madrid non è vero che nessuno ha capito perché Cristiano Ronaldo si senta triste e infelice. Il portoghese guadagna solo 10 milioni di euro a stagione, come Ricardo Kakà praticamente fuori squadra, probabilmente meno di Lionel Messi e Zlatan Ibrahinovic. E non rammentategli Samuel Eto'o che all'Anzhi ne porta a casa giusto il doppio. Sabato, prima di affrontare il Cadice, Ronaldo ha parlato con Florentino Perez e gli ha fatto presente il problema. Era effettivamente preoccupato per il suo futuro e ha avvilito perfino Perez che però gli ha ricordato la ormai celeberrima questione della diversa fiscalità nel caso il contratto venisse ridiscusso. Pare che Florentino in un momento di estremo coraggio si sia spinto oltre chiedendo, giusto per curiosità, a quanto sarebbe dovuto ammontare il ritocco, e il portoghese abbia fatto capire che c'è chi è disposto a passargli 16 milioni a stagione. Primo fra tutti il City con lo sceicco Mansour pronto a girare quasi 120 milioni a Perez. Ma nel caso Ronaldo dovesse finire sul mercato è pronta un'asta fra zar e sceicchi, c'è il Psg, ancora il Chelsea e l'Anzhi. Florentino Perez ha capito due cose, intanto farebbe una bella plusvalenza perché lo pagò solo 94 milioni a Ferguson nel 2009, e poi il presidente sa che la tristezza non ha prezzo, è contagiosa, e gli sembra di presagire che anche Josè ne finirà prigioniero.

Il calcio si piange addosso ma non piange miseria, lo Zenit, avversario in Champions del Milan, ha messo a segno due colpi approfittando di un mercato che in Russia dura una settimana in più. Il presidente Aleksandr Dyukov ha staccato un assegno da 80 milioni per l'attaccante brasiliano Hulk del Porto e il centrocampista belga Axel Witsel del Benfica, 40 a testa. E poiché gli avanzava ancora qualcosa è andato in ufficio da Alex Ferguson e gli ha messo sulla scrivania 40 milioni di dollari per il portoghese Nani. Ferguson ha vacillato ma ha retto. È da queste piccolezze che si capisce quanto siamo rimasti indietro.

Il mitico Alex Del Piero, veramente assalito da una gran voglia di continuare a giocare, ha ricevuto prima un'offerta dal Southampton da un milione a stagione, poi del Sydney che gliene dava due, quindi il Liverpool disposto a superare tutti. Respinto. E la cosa bizzarra è che Alex non è neppure triste.

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