Pogacar cala il poker. Solo lui ha la licenza di "uccidere" il Tour

Nei luoghi dove è stato girato un celebre 007, quarta vittoria, Vingegaard a 30'' ed Evenepoel annullato

Pogacar cala il poker. Solo lui ha la licenza di "uccidere" il Tour
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Se non è un film è perlomeno una serie: di vittorie. Sulla rampa di Peyragudes, dove sono state girate delle scene di "Il domani non muore mai", diciottesimo episodio della saga 007, Tadej Bond Pogacar porta a casa la sua quarta vittoria in questa Grande Boucle: 004.

La missione impossibile del campione del mondo sloveno per l'occasione in giallo (46 sono già le maglie vestite in carriera, ndr) è vincere la cronoscalata con la bici da strada, senza ricorrere alla bici da crono come la stragrande maggioranza dei suoi diretti avversari che, chiaramente, gli arrivano alle spalle.

Tadej ha la licenza di uccidere il Tour e lo fa con naturalezza, nonostante quasi tutti vadano molto forte, ma lui come da tradizione, di più. L'unico che questa volta si prende una scoppola sonora e viene addirittura raggiunto e superato da Vingegaard è Remco Evenepoel, il belga che si è messo in testa di vincere il Tour come Merckx, ma a questo punto forse farebbe meglio a concentrarsi sulle corse di un giorno dove ha tutte le carte in regola per poter almeno lottare alla pari con Tadej e Mathieu.

Il film non cambia: è una sorta di sequel. Nella seconda giornata pirenaica, quella riservata alla prova contro il tempo, il marziano fa quello che gli riesce meglio: vincere. Quarta vittoria di tappa, la numero 21 in carriera. Nulla di eccezionale, ormai per questo ragazzino di 26 anni è la regola. "Ho scelto di correre senza radio per non avere troppi riferimenti ha spiegato la maglia gialla della Uae Emirates -, ho scelto la bici da strada perché è quella che uso di più durante l'anno: è stata un'ottima giornata".

Al momento la corsa sembra aperta solo per il terzo gradino del podio. In grande difficoltà appare Evenepoel, al quale i Pirenei sembrano assolutamente indigesti. Dopo la giornata storta vissuta giovedì ad Hautacam, prende un altro cazzotto allo stomaco anche nella prova che più predilige, quelle contro il tempo.

"Il domani non muore mai" è il film girato nel 1997 in questa location.

Vingegaard ora a oltre 4', ma sente di poter dire ancora qualcosa. "Ho fatto una buonissima prova e fino a prova contraria il Tour finisce tra una settimana a Parigi". Il film continua, come il Tour: oggi ancora Pirenei.

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