Tutto facile per la Lazio che espugna pure Benevento ed infila la sesta. Al Ciro Vigorito ci ha pensato - chi se non uno che di nome fa Ciro - Immobile a trascinare la Lazio alla sesta vittoria di fila in campionato (ottava compresa l'Europa League), un successo che permette alla banda di Inzaghi non solo di rispondere alla Juventus vittoriosa sabato a San Siro ma di volare sempre più in alto.
Voleva a tutti i costi tornare al gol il bomber biancoceleste, che a Bologna quattro giorni prima era rimasto letteralmente al palo, nel senso che al Dall'Ara la porta era così stregata per Immobile che aveva colpito addirittura tre legni, uno peraltro su rigore. Ma se lì in quella occasione la punta era rimasta a secco, non vale lo stesso discorso per Benevento, dove Ciro con un gol e tre assist ha dettato legge ed è stato, per forza di cose, l'uomo del lunch match.
Ma al Vigorito è tutto troppo facile contro un Benevento inguardabile che non riesce ad ingranare neanche dopo l'avvicendamento in panchina: da Baroni a De Zerbi il canovaccio è sempre lo stesso. E la classifica continua a restare immutata, ossia con i campani sempre saldi all'ultimo posto a quota zero punti. E non sembrano intravvedersi dei segnali incoraggianti. «Siamo entrati in campo già sconfitti» è l'amaro commento del tecnico dei sanniti, non ancora fuori dai giochi salvezza ma già retrocessi nello spirito. Eppure dopo la prima storica promozione in A dello scorso anno la città di certo meriterebbe di più degli zero punti in classifica. E invece le prestazioni parlano chiaro e il Benevento non sembra chiedere di più da questo campionato. Come dire, la rosa è quella lì...
Anche ieri di fronte ai biancocelesti la squadra campana è collassata troppo in fretta. Pronti, via e subito un gol della Lazio: sugli sviluppi di un corner è bravo Immobile, lasciato colpevolmente solo sul secondo palo, che serve di testa Bastos per l'1-0. Poi lo stesso bomber della Nazionale, servito in profondità da Milinkovic-Savic, approfitta della fragilità della difesa del Benevento e con un destro forte ed implacabile non lascia scampo a Brignoli. Non è finita qui: una decina di minuti dopo sempre Immobile, nella nuova veste di assist-man, serve a Marusic un cioccolatino da insaccare in rete. In mezz'ora il Benevento è già capitolato.
Nella ripresa l'ingresso di Ciciretti dà la scossa agli uomini di De Zerbi che nell'intervallo avrà ribaltato tavolini e sedie pur di far cambiare l'atteggiamento dei suoi ragazzi e ci riesce solo in parte e infatti il Benevento riesce ad accorciare le distanze con Lazaar, che sorprende una Lazio deconcentrata con una conclusione non irresistibile - colpevole Strakosha che si fa passare la palla sotto le gambe -, ma è solo uno dei pochi sussulti dei campani che crollano nell'ultimo quarto d'ora e subiscono pure le reti di Parolo, servito dal neo entrato Nani, e proprio dello stesso Nani, che sull'assist di Immobile trafigge Brignoli e sigla la sua prima segnatura in Serie A.
«Vogliamo restare nella parte alta della classifica» ha commentato Simone Inzaghi, condottiero di questa Lazio che, al momento seconda in classifica a meno tre dal Napoli in attesa di quello che combinerà stasera l'Inter, prosegue nel suo momento magico. E continua a volare sulle ali dell'entusiasmo. Verso mete ignote...
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