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Politano-Spinazzola, il ballo delle verità

L'interista fuori, il giallorosso gioca e bene. Le versioni di Marotta e Petrachi

Politano-Spinazzola, il ballo delle verità

Sei anni dopo un altro scambio saltato tra le polemiche potrebbe costare caro a un dirigente dell'Inter. Nel 2014 la trattativa Vucinic-Guarin con la Juve, sfumata dopo la sollevazione popolare della tifoseria nerazzurra, incrinò il rapporto con l'allora uomo-mercato Branca, che qualche settimana dopo lasciò il club.

Ora nella bufera rischia di finire proprio il suo successore Ausilio, in scadenza a giugno. Da mesi si parla del rinnovo fino al 2022, ma la fumata bianca, puntualmente, slitta. Occhio allora all'eco che potrebbero avere le dichiarazioni di Petrachi a Sky. Il ds della Roma non ha nascosto la rabbia per la mancata conclusione dell'operazione Spinazzola-Politano ponendo l'accento sulle divergenze di vedute in seno al club interista: «Spinazzola sta benissimo, è felicissimo di rimanere alla Roma e qui rimarrà. Marotta lo stimo, ma in questa vicenda c'è stato un cortocircuito tra lui e il direttore sportivo (Ausilio, ndr): certamente la Roma aveva chiuso l'operazione, poi loro hanno voluto variare condizioni per noi non accettabili e tutti sono tornati indietro. Parlo di cortocircuito perché l'Inter ha cambiato idea prima delle visite mediche. Marotta ha chiamato Fienga dicendo di non essere convinto dopo che l'accordo era stato trovato». Chiara l'allusione di Petrachi alla telefonata intercorsa tra lui e Ausilio lunedì scorso, nella quale l'Inter accettava la formula dell'obbligo di riscatto. Parole che stridono con la versione targata Marotta, in cui l'ad nerazzurro aveva derubricato sotto valutazioni fisiche, con tanto di paragone con la vicenda Santon di tre anni fa, la fumata nera con la Roma.

Il campo, però, sta dando ragione ai giallorossi, con Spinazzola titolare e protagonista di un'ottima gara contro il Genoa. Tanto da aver propiziato l'autorete di Biraschi. Insomma, di condizioni precarie neanche l'ombra. E Politano? L'esterno sogna ancora la Capitale. Una partenza che libererebbe il posto a Giroud. Intanto oggi arriva a Londra l'agente di Eriksen: obiettivo chiudere con il Tottenham per portare il danese in settimana a Milano.

Almeno qui non sono previsti colpi di scena.

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