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''È possibile'': la frase che fa tremare la Juve per la Champions

Il segretario generale della Uefa fa chiarezza: ''Ecco perchè Juve, Barcellona e Real Madrid rischiano l'esclusione dalla Champions...''

''È possibile'': la frase che fa tremare la Juve per la Champions

"Juventus, Real Madrid e Barcellona fuori dalla Champions? E' una possibilità, se non rispettano le regole possono essere esclusi. Dipende da loro. Va sottolineato che tutti gli altri club hanno accettato le regole". Lo ha detto in una intervista a Marca il segretario generale della Uefa Theodore Theodoridis a proposito dei rischi che corrono i club ribelli che non hanno rinunciato al progetto Superlega.

I tre club ribelli rischiano davvero l'esclusione dalla prossima Champions League a meno che non facciano un passo indietro sulla Superlega. ''Se non rispettano le regole, possono essere escluse. Dipende da loro, va sottolineato che tutti gli altri club hanno accettato le regole – ha spiegato Theodoridis -. Mi piacerebbe chiarire una cosa perché c'è stata un'errata interpretazione dei fatti. Ciò che accadrà non sarà una decisione personale e non avrà nulla a che fare con il Presidente della Uefa o il Comitato Esecutivo''.

Sulla decisione non interverranno in alcun modo gli organi direttivi della Uefa, compreso il presidente Aleksander Ceferin: ''Nella Uefa abbiamo una chiara divisione dei poteri, con l'esecutivo e la direzione da un lato e gli organi giudiziari da un altro. Né io né il presidente possiamo intervenire sul lavoro degli organi giudiziari. Mi permetta di dire che i tre club menzionati sono tra i migliori al mondo: perché dovrei sperare che non competano? Però chiaro, per la Uefa tutti i club sono uguali, difendiamo valori come il rispetto, il merito sportivo e l'uguaglianza di trattamento. Se hanno infranto le regole, devono andare incontro alle conseguenze che decideranno gli organi indipendenti''.

Il segretario della Uefa ha negato invece il rischio di esclusione dall’Europeo alle porte per i calciatori tesserati nei club che restano al momento sulla loro posizione, rassicurando dunque sul possibile rischio, paventato all'inizio del caso: ''Nessun giocatore pagherà il prezzo dell'avidità della Superlega. Tutti saranno in grado di rappresentare il proprio paese nel campionato europeo. Sarà una celebrazione di tutto il bene che il calcio ha: solidarietà, unione, divertimento e restituirà speranza a tante persone che ne hanno bisogno in questi giorni difficili''.

L'intervento della Corte Europea

Quanto alla sentenza del Tribunale di Madrid, che ha sottoposto una domanda pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue opponendosi a Uefa e Fifa per violazione delle regole europee sulla concorrenza, Theodoridis ha chiarito che ''la Uefa rispetta pienamente lo stato di diritto, ma non abbiamo ricevuto alcuna notifica formale in merito. Abbiamo un’equipe giuridica per tutte le nostre decisioni, rispettare la legge è nel nostro dna. Gli ultimi anni hanno dimostrato che la Uefa è stata un esempio molto positivo di organizzazione trasparente e democratica. A volte abbiamo vinto casi e a volte li abbiamo persi. Ma rispettiamo il risultato''.

Intanto i giudici con sede in Lussemburgo analizzeranno la vicenda e gli statuti di Uefa e Fifa per valutare se questi violino gli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione, comprimendo la libera concorrenza e abusando di una posizione dominante nella gestione economica e non solo del calcio europeo. La battaglia legale è appena all'inizio e una pronuncia a favore dei club ribelli provocherebbe di sicuro un autentico terremoto. Insomma una possibile nuova Sentenza Bosman.

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