Una cessione annunciata da mesi, ma che ora sta per diventare realtà. Dopo la contestazione del marzo scorso, Enrico Preziosi aveva parlato di uno suo ciclo finito e dell'intenzione di lasciare il Genoa, con la nomina di un advisor per il passaggio di proprietà nel momento in cui la squadra avesse raggiunto la salvezza matematica. «Quest'anno ho sofferto tantissimo, è stato uno dei più duri», il commento dell'imprenditore di Avellino dopo la fine dell'ultimo campionato.
C'è già la data del possibile passaggio di proprietà, ovvero il 15 luglio. E nelle prossime due settimane si conosceranno anche i dettagli sul gruppo straniero che avrà la maggioranza delle azioni del Grifone. «Sono felice, lascio il Genoa in buone mani», così Preziosi, già patron del Saronno e del Como, che aveva acquistato il club appena retrocesso in C1 nel luglio 2003 e un mese dopo ripescato in B a causa dello stravolgimento giudiziario del Catania.
Nel 2007, grazie a Gasperini in panchina, aveva riportato il Genoa in serie A dopo dodici anni e due stagioni più tardi, ha ottenuto uno storico quinto posto e la qualificazione all'Europa League, il risultato migliore della sua presidenza. Come ha ammesso lo stesso Preziosi, ci sono state tante manifestazioni di interesse per il Genoa negli ultimi tempi. Alcune molto suggestive, ma poco pratiche.
Dal sondaggio effettuato dalla Red Bull fino al misterioso gruppo russo e ai contatti con l'ex patron del Cagliari Cellino. Un chiaro segnale dell'accelerazione della trattativa era arrivato dalla notizia che la Fondazione Genoa cederà proprio a metà luglio le sue quote (il 25 per cento) a Preziosi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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