Provoca un rigore senza scendere in campo. Si riscaldava

Nella serie B tedesca, Eberwein, pronto a esordire, stoppa il pallone che stava uscendo. Punito dal Var

Provoca un rigore senza scendere in campo. Si riscaldava

Severi, più severi, tedeschi. In Germania le regole vengono rispettate alla virgola. Fino all'estremo. Venerdì, nell'anticipo della Zweite Liga (la Serie B tedesca) fra Kiel e Bochum è stato assegnato un rigore senza precedenti: con la squadra di casa in vantaggio per 1-0, Silvère Ganvoula, attaccante degli ospiti, ha calciato in porta sbagliando però completamente la mira. Il pallone stava finendo oltre la linea di fondo campo, a circa tre metri dal bersaglio, quando il giocatore del Kiel Michael Eberwein, che si stava scaldando proprio accanto alla porta, l'ha stoppato prima che uscisse completamente dal terreno di gioco (nella foto). L'arbitro è stato richiamato dal Var e ha poi assegnato il rigore, rispettando alla lettera una regola valida dal 2017: qualsiasi tipo di intervento di un giocatore non autorizzato a stare sul terreno di gioco viene punito con un calcio di punizione diretto. Se dentro l'area, quindi, è rigore.

«Abbiamo imparato una regola della quale non avevamo mai sentito parlare», ha commentato a fine partita Dominik Schmidt. Il rigore, trasformato da Ganvoula, non ha inciso sul risultato (il Kiel ha vinto 2-1), ma diventa a suo modo storico: Eberwein, l'autore del fallo, non ha ancora mai esordito nella seconda divisione. Nel suo personalissimo score risultano quindi più rigori procurati (uno) che secondi giocati (zero).

A inizio settimana, intanto, ha fatto scalpore la decisione del tribunale di Baden-Württemberg che ha stabilito che nel nuovo stadio del Friburgo (ancora in costruzione) si possa giocare, nei giorni feriali, solo dalle 8 alle 20 e la domenica esclusivamente dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. Il tutto per non disturbare gli abitanti del quartiere. Leggendo le motivazioni però è emerso un clamoroso errore del tribunale che nel giudizio si è basato su leggi vecchie, senza considerare quelle recentemente entrate in vigore.

Questo anche se a Paderborn, altro club di Bundesliga, devono affrontare da anni lo stesso problema: nel 2005 tre abitanti (3!) che vivono nel quartiere dello stadio hanno fatto causa per schiamazzi notturni e hanno ottenuto che le partite non finiscano dopo le 22. Fino ad ora se la sono cavata lo stesso, ma se un giorno dovessero arrivare in Champions League il problema tornerebbe di attualità. Così come la severità dei tedeschi.

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