Il "pugno" di Max a Lewis per un Mondiale all'ultimo giro

Colpo a sorpresa di Verstappen che fa la pole grazie al gioco di squadra di Perez. Hamilton beffato e secondo

Il "pugno" di Max a Lewis per un Mondiale all'ultimo giro

Max ha giocato l'asso di cuori al momento giusto. Dopo aver nascosto le sue carte pere tutto il weekend, ha sfruttato l'attimo vincente, costruito a tavolino da un gioco di squadra perfetto. L'ultima e la più importante pole dell'anno è di Super Max, ma nel suo giro magnifico e perfetto, c'è anche tanta Red Bull. La strategia preparata a tavolino sacrificando il primo giro di Perez mandato là davanti, quasi radiocomandato dai box, a pulirgli l'aria. È stato un colpo che ha sorpreso la Mercedes. Non un pugno sotto la cintura però. Un gran bel pugno. Max ha rifilato 0551 a Lewis al primo tentativo. Un tempo che ha avuto, appunto, l'effetto di un pugno nella bocca dello stomaco quando non te lo aspetti. Ti lascia senza fiato.

La Mercedes ha provato a reagire con il secondo set di morbide, ma Lewis pur migliorandosi è rimasto a 0371 e Max questa volta non ha rischiato un crash, ha alzato il piede a metà del suo ultimo run. «Max ha fatto un gran giro, non potevo competere col suo tempo, però sono in buona posizione e voglio pensare che la mia scelta di gomme sarà la migliore in gara», ha ammesso Lewis. Battuto, ma non sconfitto. Al via le Red Bull avranno le Pirelli più morbide. Max scatterà meglio con ogni probabilità, ma poi di quanto dovrà anticipare la sosta la Red Bull. E riuscirà a chiudere la gara con un solo stop? Max non teme la scelta. La reputa giusta, confida sul calo della temperatura e sui dati raccolti venerdì.

Prima dell'ultimo cazzotto i due contendenti si sono comunque salutati. Un passo avanti dopo il gelo dell'altro giorno quando li avevano messi uno di fianco all'altro con la coppa in mezzo. Non hanno fatto i pugili che al peso cominciano ad aggredirsi. Si sono guardati con rispetto prima, finalmente consapevoli di aver disputato una stagione straordinaria comunque vada a finire e magari responsabilizzati dal fatto di sapere che il mondo li sta guardando. Il vincere ad ogni costo oggi non dovrebbe essere un'opportunità, ma eventualmente solo un errore. Non li guardano solo milioni di persone, ma i giudici con un'attenzione diversa dal solito. Ieri si è deciso di non intervenire per un presunto impedimento causato da Hamilton su Mazepin in FP3. Sarebbe stata una follia. Al massimo sarebbe da squalificare chi ha disegnato un ritorno in pista come questo di Abu Dhabi.

Il gioco di squadra che ha avuto un peso in qualifica, diventerà forse meno importante in gara. Perez è solo quarto, battuto all'ultimo da un Norris tornato quello di qualche mese fa. Bottas è addirittura solo sesto, superato anche dalla Ferrari di Sainz, mentre Leclerc ha sbagliato l'ultimo giro come gli è capitato un po' troppo stesso in quest'ultima parte della stagione. Ma la verità è quei due là davanti hanno fatto il vuoto ancora una volta, viaggiano e guidano su un altro pianeta.

Norris è rimasto a 0"822 dalla pole: un distacco che chiarisce come la Formula 1 si sia spezzata in due per quest'ultima recita. Da una parte i due uomini in lotta per il campionato, dall'altra il resto del mondo. Speriamo gli altri non facciano pasticci oggi lasciando tutto il palcoscenico a loro. Se lo sono meritato davvero.

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