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Il Punto

I l grande equilibrio di valori tecnici tra Ferrari e Mercedes in FP3, la miglior prova su pista asciutta, con un vantaggio dello 0,08% di Vettel su Bottas, non è servito al Cavallino per puntare al successo in questo lineare Gp d'Ungheria, in cui la Stella a tre punte è stata favorita dalla migliore posizione di partenza e da un'ottima strategia-pneumatici. Ma tutto di strettissima misura, tanto da poter concludere che la prevalenza del binomio Hamilton-Mercedes è stata costruita nel Q3 con pioggia (0,57% di margine su Vettel-Ferrari) ed è stata accentuata in gara dal confronto tra gomme Ultra-Soft e Soft, con la complicità, poi, di un Pit-stop un po' allungato per Vettel-Ferrari. Indubbiamente, la scelta della British-Mercedes di partire con la mescola più soffice è stata determinante, peraltro con una resa chilometrica di 25 giri, contro i 39 della Ferrari di Vettel in Soft, andata in testa. Ma il divario velocistico è stato inesorabile. Infatti, alla resa dei conti, il vantaggio di Vettel-Ferrari è stato di una decina di secondi, contro poco più di 17 di Hamilton-Mercedes all'arrivo. In base alle valutazioni accumulate, si può assumere che anche Maranello sarebbe stata in grado di sfoggiare una eguale resa chilometrica, ma non di sopperire alla minore prestazionalità di una gradazione di mescola. Mentre la battaglia finale in Ultra-Soft, per quanto eccellente in termini di durata, non poteva assolutamente riequilibrare la contesa.

Tutto da riaggiustare per il resto del mondiale.

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