Quanto sei bella Roma: tre gol da oscar Maicon-Pjanic-Ljajic qualità al potere

Inizio camomilla, la ripresa cambia tutto. Gli ultras assaltano il pullman del Verona

Quanto sei bella Roma: tre gol da oscar Maicon-Pjanic-Ljajic qualità al potere

Roma - Il primo ciak all'Olimpico della Roma di Garcia è quasi da premio Oscar, anche senza il caldo incitamento della curva Sud, rimasta vuota per i cori razzisti a Balotelli nell'ultimo Milan-Roma. I tre gol in sequenza che stendono il Verona riconsegnano al campionato una protagonista a lungo attesa dopo l'avvento della proprietà americana, già capace di tenere il passo di Juve e Napoli, per di più con la porta ancora inviolata. Certo, il calendario aveva strizzato l'occhio ai giallorossi (un inizio con le neopromosse Livorno e Verona, di fatto mai capaci di creare pericoli a De Sanctis) ma erano sei anni che la Roma non vinceva le prime due partite del torneo: l'ultimo fu Spalletti nella stagione 2007/2008, quella della doppietta Supercoppa-Coppa Italia.
Se sia iniziata una nuova era in casa Roma è presto per dirlo, di sicuro la partenza lanciata dovrebbe dare tranquillità prima della sosta alla truppa di Garcia. Che per una sera ha dovuto rinunciare al contatto telefonico con il suo secondo Bompard, seduto in tribuna e ora chiederà una deroga alla Federcalcio, visto che il regolamento internazionale non è uniforme nei diversi campionati.
Per un tempo tante idee di gioco, ma scarsa velocità di pensiero ed esecuzione. Tanto che la Roma, a lungo compassata e con ritmi da camomilla, regala una sequenza interminabile di tiri da fuori per scardinare il fortino veronese. L'impressione è che senza un attaccante di peso davanti, il lavoro svolto dagli esterni, in particolare da Gervinho (ancora non al top ma in crescita), possa risultare inutile e senza sbocchi. Le fiammate della ripresa cancellano però anche questo punto debole della rosa giallorossa – che forse sarà colmato oggi nell'ultimo giorno di mercato con Quagliarella, offerto dalla Juve -. La progressione di Maicon (aiutato dal tocco di Cacciatore), il cucchiaio di Pjanic dalla lunetta e la fucilata di Ljajic mettono k.o. un Verona sicuramente di spessore superiore rispetto al Livorno vittima giallorossa del primo turno, ma incapace di ripetere quanto di buono fatto vedere all'esordio con il Milan.

Toni è l'ombra di quello ammirato con i rossoneri (anche per merito dei centrali giallorossi), l'unico acuto è la traversa di Hallfredsson, giocatore interessante a scadenza di contratto. Dopo la partita, assalto al pullman del Verona da parte di alcuni ultras: mezzo danneggiato e squadra costretta a pernottare a Roma. Un arresto, 3 denunciati e 8 steward contusi nel prepartita.

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