La rivincita di Sagan «Io come Valentino»

Più forte del gelo e del vento, più forte della pioggia e della neve, più forte di tutto e di tutti. Peter Sagan, numero uno nel ranking mondiale, dopo il secondo posto alla Sanremo (battuto da Ciolek, ndr) e il secondo nel Gp di Harelbeke, il piccolo Fiandre vinto da Cancellara, si porta a casa la Gand Wevelgem, con un'azione di forza negli ultimi tre chilometri. «Mi sono fatto guidare dall'istinto - dice lo slovacco della Cannondale -: pensavano che io mi giocassi tutto allo sprint e io li ho lasciati a bocca aperta».
Quando ormai si pensava che gli undici uomini rimasti al comando si andassero a giocare la volata, lui ha giocato la carta a sorpresa . Un epilogo in perfetto stile Sagan, con impennata finale: cosa da mandare in bestia Fabian Cancellara, che dello slovacco non nutre assoluta simpatia.
«Lo so, e non fa mai nulla per nasconderlo - dice sereno e soddisfatto Peter -. Anche alla Sanremo ha fatto di tutto per farmi perdere, anche se io ci ho messo del mio... Perché gli sto antipatico? Perché dice che non ho rispetto per gli avversari. Ma non è vero, io li rispetto tantissimo, ma a me piace dare spettacolo. Mi piace dare qualcosa di più al pubblico. Loro si divertono e io anche. Io adoro Valentino Rossi, uno che sa cosa sia vincere e dare spettacolo. Io voglio essere come lui».
A soli 23 anni ha già vinto 45 corse.

L'anno scorso ha raccolto anche ottimi piazzamenti nelle classiche «Mi piacciono tutte, e vedrete che tutte prima o poi le vinco», dice il ragazzo di Zilina nel suo buon italiano, visto che vive nel nostro paese. E gli italiani? E chi li ha visti.
Ordine d'arrivo: 1 Sagan (Svc) in 4 h 29' 10", 2. Bozic (Slo) a 28", 3. Van Avermaet (Bel) st, 4 Haussler (Aus), 5 Flecha (Spa).

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