Roma-Juve all'antica con le prime volte di Dzeko e Cr7

Il bosniaco si sbloccò in Italia coi bianconeri CR7 iniziò la storia Champions dai giallorossi

Roma-Juve all'antica con le prime volte di Dzeko e Cr7

Sette gol in campionato per Edin Dzeko. Tredici per Cristiano Ronaldo. Il quale segna da cinque partite di fila, la striscia più lunga da quando è in Italia. Roma-Juve è anche sfida tra centravanti: il portoghese è inarrivabile, il bosniaco ha cambiato un po' modo di giocare ma non è un mistero che qualche rete in più da parte (non solo) sua sarebbe gradita. Dati alla mano, i giallorossi hanno finora realizzato 33 gol: nessuna delle prime sei in classifica ha segnato meno.

Quanto all'ormai quasi 34enne di Sarajevo - che proprio alla Juve segnò il 30 agosto 2015 la prima delle sue reti italiane' - nell'ultimo anno e mezzo ha messo a segno 16 gol in 51 partite: non granchè, ecco. Per di più, senza i suoi gol sono arrivati 7 pareggi, 4 sconfitte e solo 3 vittorie. Al di là delle dichiarazioni di facciata, è insomma evidente quanto la sua mira risulti fondamentale per le fortune giallorosse: «Conta creare le situazioni da gol così Fonseca -. E noi le creiamo. Contro le grandi abbiamo sempre giocato buone partite. Il nostro problema, semmai, è avere l'aggressività giusta contro squadre meno nobili». Stasera, insomma, gli stimoli verranno da sé. Per una sfida che non può essere banale. E che metterà di fronte anche due allenatori che si stimano. Per di più, quando era alla guida dello Shakhtar, Fonseca fece fuori il Napoli di Sarri nella corsa agli ottavi di Champions: era l'anno in cui i partenopei puntarono tutto sul campionato, rimanendo a mani vuote dopo avere violato lo Stadium.

«Il solo regalo di compleanno che chiedo alla squadra è portare punti e prestazione ha detto Sarri, arrivato due giorni fa a 61 anni -. La Roma è una squadra con giocatori tecnici e rapidi. Può venirne fuori una gara con continui capovolgimenti di fronte: non dovremo farci spaccare in due tronconi, perché altrimenti diventano fortissimi».

Di una partita aperta potrebbe peraltro beneficiare CR7. Sempre affamato, ma ancora a secco contro la Roma da quando veste il bianconero. In realtà alla società giallorossa lo lega un ricordo mica male: il 10 aprile 2007, ai tempi del Manchester United, all'Old Trafford arrivò la truppa di Luciano Spalletti. Il match terminò con un impietoso 7-1 e la duplice firma di Ronaldo, ai suoi primi sigilli in Champions. Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata eccome.

Dovesse per di più realizzare una doppietta stasera, Ronaldo che parte da quota 13 - affiancherebbe Trezeguet in quanto re dei capocannonieri d'inverno della Juve nei campionati a venti squadre. Gol buoni per continuare la corsa di testa.

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