Rossi e la Ducati, più veloci da separati

L'impressione è che tolto il peso di dirsi addio, abbiano ripreso a correre. Questo dice il sabato del Gp di San Marino a proposito di Valentino Rossi e della Ducati. Da una parte il dottore a Misano colleziona la sua seconda miglior qualifica stagionale confermando la sesta casella della griglia, già ottenuta a Brno due settimane fa. Dall'altra parte la Ducati, che vede allontanarsi l'ombra del nove volte campione del mondo, sembra aver imboccato la strada della rinascita. Perché Filippo Preziosi annuncia evoluzioni nel telaio e per il 2013 rafforza anche il team satellite. Il piano del riscatto c'è.
Perché non può essere solo l'aria di casa che spinge Rossi: mai così vicino ai primi in qualifica finora, solo sette decimi da Pedrosa. Eppure sul casco aveva «disegnato» la sua stagione con un pugile suonato che dice: «Come vado?». E poi i guantoni marcati «Semprelast», ovvero «sempre ultimo». Ma la pista dedicata all'amico Marco Simoncelli regala un'altra storia. «È andata bene, speravo di fare anche meglio». Addirittura negli ultimi cinque minuti ha acceso un «casco rosso»: «Ha dell'incredibile», dice stupito prima di aggiungere: «I test ci hanno aiutato ma è soprattutto la modifica alla moto che mi è piaciuta. Il nuovo telaio dà stabilità. Siamo più veloci. A giudicare dal passo degli altri non sono tanto lontano dal terzo, Crutchlow». Che significherebbe podio, in uno slancio di ottimismo. «Bisogna vedere se teniamo fino alla fine. La direzione è giusta. La moto comincia a migliorare».
La vittoria resta una questione a due come il Mondiale. Dani Pedrosa strappa la pole a Jorge Lorenzo per diciotto millesimi. In palla la Honda, meno la Yamaha che ha faticato a trovare l'assetto dopo tre turni di libere condizionati dall'asfalto bagnato. A completare la prima fila Cal Crutchlow, mentre Rossi al suo fianco avrà Bautista del team Gresini, ovvero la moto che era di Marco Simoncelli.

C'è eccome il Sic in questo weekend del Gp di San Marino che ispira i piloti italiani, tranne Dovizioso che è settimo a un secondo da Pedrosa. Ci pensano i baby: Fenati e Antonelli sono in prima fila nella moto3, mentre Iannone è quinto in Moto2. Hanno il futuro in tasca. DPis

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