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Sarri-Conte, una poltrona per due

Lo juventino con i sardi: «Basta errori». L'interista a Napoli: «Gattuso sottovalutato»

Sarri-Conte, una poltrona per due

La Juventus nel pomeriggio, l'Inter in serata. Bianconeri in casa contro il Cagliari, nerazzurri a Napoli. Lo sprint verso il titolo di campione d'inverno comincia così, in attesa poi degli ultimi novanta minuti che vedranno la squadra di Conte ospitare l'Atalanta e quella di Sarri rendere visita alla Roma. Le due regine della classifica partono entrambe da quota 42 e sanno perfettamente di non poter sbagliare. Non tanto perché manchi il tempo per recuperare, quanto perché gli ambienti sono quello che sono: a Torino risulta difficile digerire ogni sconfitta, figuriamoci quando c'è in palio un trofeo. La Supercoppa non è di sicuro la Champions, ma vedere festeggiare la Lazio immediatamente prima di Natale non ha fatto piacere a nessuno, men che meno a Ronaldo. Quanto all'Inter, ha finora fatto benissimo: era però già accaduto nel recente passato che la squadra reggesse fino a Natale, salvo poi sfarinarsi strada facendo. Ecco allora che la trasferta odierna al San Paolo, già difficile di suo, diventa fondamentale per capire se davvero Lukaku e compagni hanno la testa da grandi oppure non ancora. «Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora così Conte - Le difficoltà incontrate hanno responsabilizzato questo gruppo. Il compito dell'allenatore è valorizzare al massimo la propria rosa: con questo gruppo è facile, perché c'è grande voglia».

Dal punto di vista della tenuta psicologica, la Juve ha invece più certezze. Però non mancano incognite di altro tipo: una difesa non impermeabile come ai bei tempi, il tridente pesante che ancora non si è capito se possa essere proposto stabilmente o solo in certe occasioni. «Abbiamo lavorato sugli errori commessi, rimanendo concentrati su noi stessi il parere di Sarri - Veniamo da una partita sbagliata mentalmente, più che tatticamente o tecnicamente: dobbiamo migliorare da quel punto di vista. I troppi gol presi? Solitamente si fa ricadere la responsabilità dei gol subiti sui difensori, ma non sempre è la verità: con la Lazio non abbiamo protetto la difesa in maniera giusta e per questo abbiamo lavorato principalmente sui movimenti dei nostri centrocampisti». Il che potrebbe anche significare che oggi verrà proposto uno schieramento più prudente («dovremo fare attenzione ai loro due trequartisti»), magari rilanciando Ramsey («sembra in crescita») perché «servirà grande attenzione alle posizioni da tenere dietro la linea della palla». Insomma: parola al campo e basta, dopo avere dato il benvenuto a Kulusevski («brava la società, è un prospetto di grande interesse») e rassicurato sulle condizioni di Dybala, appena affaticato.

«Di mercato io non parlo la posizione di Conte - Abbiamo fatto delle valutazioni, la società le conosce e prenderà le decisioni migliori per il club. Dobbiamo pensare solo al Napoli: la rosa è di grande qualità e di Gattuso ho enorme stima e rispetto. Il lavoro che ha fatto al Milan è stato sottovalutato».

Occhi aperti, allora.

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