Stavolta niente vertigini da primato. E niente piedino molle o calo di tensione come era accaduto 40 giorni fa, quando la truppa di Sarri si issò in vetta al campionato e poi cadde a Bologna fallendo l'esame di maturità. Il Napoli non fa il bis di quel pomeriggio al Dall'Ara, difendendo con classe (quella dei suoi tenori) e grinta (quella di un gruppo con la cazzimma, come si darebbe alle pendici del Vesuvio) il primo posto in classifica. Dimostrando anche di essere maturata quando l'asticella si alza. Non era impresa facile battere un Sassuolo che merita ampiamente il posto al sole conquistato nel torneo più equilibrato degli ultimi anni e che con le big non aveva mai perso fino a ieri sera.Tanti gli errori in fase di impostazione degli azzurri, complice un avversario che sa stare bene in campo (undici molto corto e con movimenti precisi e collaudati) ma anche un Jorginho regista che, pur giocando una quantità impressionante di palloni, comincia ad accusare qualche piccolo segno di calo. Un dato di cui la società, alla ricerca di rinforzi in queste ultime due settimane di mercato, dovrà tenere conto pur avendo un Valdifiori, ancora non sbocciato nella sua avventura partenopea, a disposizione. Quando però hai un attaccante come Higuain lunga vita al Pipita mai così prolifico a questo punto della stagione e giocatori come Insigne capaci di accelerazioni improvvise, tutto diventa più semplice. In più se Callejon si sblocca anche in campionato e Hamsik appare in continua crescita, ecco che il cocktail per gli avversari diventa micidiale. E la mezz'ora nella quale il Napoli mette le mani sul match è un segnale forte al campionato e alle avversarie dirette (l'Inter da ieri è a -4, oggi si attendono le risposte di Juventus e Fiorentina). Una tifoseria appassionata come quella partenopea può continuare a sognare in grande.La partenza del Napoli è da brividi e non solo per il vento gelido che soffia sul San Paolo. L'azione in area di Sansone, decisivo nel debutto choc di Sarri sulla panchina del Napoli cinque mesi fa, sorprende Hysaj e Albiol, costretto al fallo in area. Dopo nemmeno tre giri di lancette Diego Falcinelli, punta di scorta dell'ampia batteria offensiva del Sassuolo, fa centro in A per la seconda volta in dieci giorni dopo la rete del pari con il Frosinone.Il match della truppa azzurra è in salita perché per la prima volta in stagione si trova sotto nel fortino di casa, dove quest'anno hanno preso punti solo Sampdoria e Roma. La squadra di Sarri fatica ad alzare il ritmo ed è costretta a giocare molto il pallone di prima sulla pressione continua degli emiliani. Così devono accendersi i tenori dell'attacco per far svoltare la gara: Insigne e Hamsik mettono palla in mezzo, Callejon e Higuain vanno a segno. Lo spagnolo, gregario di lusso e uomo insostituibile nello scacchiere di Sarri, torna al gol in campionato dopo 9 mesi e 26 partite totali (l'ultima volta a Cagliari il 19 aprile 2015) a fronte di uno score europeo da bomber - 5 reti in 6 partite -; l'argentino, finalmente in gol al quinto tentativo contro il Sassuolo, conferma la sua vena realizzativa, salendo a quota 20 e continuando così la corsa al record di Nordahl che 66 anni or sono arrivò a 35.
Nessuno segna in Europa come il Pipita. Prima del bis di Higuain il Sassuolo si era fatto vivo solo nel finale facendo correre qualche brivido sulla schiena dei tifosi di casa. Che alla fine possono esultare per un Napoli ancora padrone del torneo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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