Se la McLaren fa la Ferrari e Verstappen adesso sogna

Piastri a muro, Norris spento. Il team più forte trema e sbaglia come la Rossa. Max trionfa e studia il ribaltone in vetta

Se la McLaren fa la Ferrari e Verstappen adesso sogna
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C'è un miracolo nell'aria e porta la firma di Max Verstappen, l'unico fuoriclasse assoluto di questo momento particolare della Formula 1. A sette gare dalla fine del campionato si candida per realizzare il mega ribaltone e provare a soffiare un campionato che pareva proprietà privata di Piastri e Norris. Con due vittorie di fila, complice il flop della McLaren che si è presa solo sei punti, Max arriva a 69 lunghezze da Piastri e si mette in testa un'idea meravigliosa. Il campionato si sta davvero riaprendo? Se gli uomini McLaren continueranno ad avere la tremarella, tutto è possibile. Piastri è finito a muro dopo aver sbagliato clamorosamente la partenza, Norris è rimasto intrappolato a centro classifica accontentandosi di un bottino minimo che lo porta a 25 punti dal leader. Oscar può godere dentro per aver perso pochissimo in un weekend in cui non ha davvero combinato nulla di buono, ma i balbettamenti dell'uomo di ghiaccio, sono un inedito di questa stagione. Il duo McLaren è ancora favorito, lo racconta la classifica, ma forse Verstappen può aggiungere un po' di sale alle ultime sette gare (e tre sprint) dell'anno.

Sul podio con Max si sono infilati Russell e Sainz, al primo trofeo conquistato in Williams, un bel weekend davvero per l'ex ferrarista che meritava un fine settimana senza guai. Lo stesso capitato a Kimi Antonelli che però si è fermato ai piedi del podio, un po' penalizzato anche dalla scelta della Mercedes che lo ha chiamato ai box molto presto rispetto a Russell. In un weekend in cui c'è stata una distribuzione inedita della gloria, la Ferrari è rimasta a secco, anzi si è pure vista scavalcare dalla Mercedes nel Mondiale Costruttori. "Purtroppo non siamo riusciti a mettere tutto assieme ed è frustrante perchè il passo c'è. Ma siamo rimasti intrappolati nel traffico e il weekend ce lo siamo giocati in qualifica", ha detto Vasseur che riesce sempre a trovare qualcosa di positivo anche in una gara in cui Hamilton ha chiuso all'ottavo posto e Leclerc al nono. "Il discorso della fuga da Maranello è una barzelletta, abbiamo ingaggiato più di 60 persone negli ultimi mesi", ha poi aggiunto Vasseur alzando un po' i toni.

Sta di fatto che ad ogni weekend ne capita una e le occasioni spariscono gara dopo gara. Dopo Monza è arrivata Baku, ora restano Singapore e Las Vegas per cancellare lo zero sulla casella dei successi stagionali che non è proprio bello da vedere. Ma rispecchia quanto sia anonima questa Ferrari.

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